Siamo abituati a pensare a Sandra Milo come ad una grande attrice, una donna di spettacolo che ha conosciuto i più grandi successi. Ma spesso dimentichiamo che anche i personaggi che vediamo nel piccolo e grande schermo hanno debolezze come tutti noi, soprattutto momenti difficili in cui pregano come tutti noi. E la storia di Sandra Milo è la prova provata che il Cielo non guarda alla popolarità quando si tratta di fare un miracolo. Proprio l’attrice, infatti, ha beneficiato indirettamente di un miracolo certificato dalla Chiesa e operato da Maria Pia Mastena, la suora fondatrice delle Religiose del Santo Volto, che è servito a sottrarre dalla morte la figlia Maria Azzurra. Siamo nel 1970 e la Milo deve dare alla luce la sua terzogenita dopo sole 28 settimane di gestazione. Non è la prima volta che l’attrice si trova ad affrontare un parto prematuro: la prima volta era finita con la morte del neonato e anche in questo caso le cose sembrano volgere al peggio. La bimba nasce cianotica e priva di attività muscolare e cardiaca: il padre e il nonno della bambina, entrambi medici, partecipano insieme al ginecologo alle manovre di rianimazione durate per almeno 20 minuti, ma per la piccola non sembra esserci niente da fare. Poi però…
SANDRA MILO, “MIA FIGLIA MIRACOLATA”
Sandra Milo, intervistata da Diva e Donna, racconta:”«La bimba è morta» gridarono i medici, dopo aver tentato ogni tipo di rianimazione. Ero disperata, quando la fedelissima suor Costantina prese la bimba, l’avvolse nella copertina bianca che avevo portato con me e fuggì via. Si recò a pregare Madre Maria Pia Mastena, fondatrice dell’ordine, e dopo poco la bimba fece il suo primo vagito. La Chiesa ha avviato il processo di canonizzazione per la Madre“. Proprio questo miracolo ha portato Madre Maria Pia Mastena sugli altari il 13 novembre 2005. Il portale Santi e Beati ricostruisce così l’accaduto:”Maria Azzurra De Lollis, figlia dell’attrice Salvatrice Elena Negro (in arte Sandra Milo) e del medico Ottavio De Lollis. Venuta alla luce dopo 28 settimane di gravidanza, la bambina fu data per morta, tanto che era già stato redatto l’atto di decesso. Dopo 20 minuti di asfissia totale, tornò a vivere per intercessione di madre Maria Pia Mastena“. Rispetto alla beata, il papa emerito Benedetto XVI disse che “aveva assimilato i sentimenti di dolce premura del Figlio di Dio verso l’umanità e ne aveva concretizzato i gesti di compassione“.