Cristiano De André contro il Grande Fratello di Barbara d’Urso. Il figlio di Faber ha voluto fare chiarezza infatti sulla vicenda della diffida alle figlie Fabrizia e Francesca con un lungo post su Facebook. «Non riguardava la scelta da parte loro di partecipare al programma», ha precisato online. Il vero motivo «è che non sono più disposto ad accettare che venga strumentalizzata, denigrata e diffamata la nostra famiglia». Cristiano De André si è dunque scagliato contro la «inutile spettacolarizzazione» del Grande Fratello, senza lesinare dettagli e sentimenti. E quindi il musicista, diventato suo malgrado protagonista dello show Mediaset condotto da Barbara d’Urso, non aveva « mai risposto pubblicamente alle accuse» delle figlie «nella speranza che la cosa andasse scemando». Il figlio di Fabrizio De André si è detto convinto che i problemi e le incomprensioni «debbano essere affrontate e risolte nel suo interno e non svendute in salotti televisivi, che hanno il mero scopo di incrementare ulteriormente dissapori per fini speculativi».
CRISTIANO DE ANDRÉ CONTRO FIGLIE FABRIZIA E FRANCESCA E BARBARA D’URSO
Fin qui non ci sarebbe nulla da dire sull’intervento di Cristiano De André, peccato che non sia finita qui. Il figlio di Faber si è infatti addentrato in una serie di dettagli personali che avrebbe fatto meglio a tacere. Si è infatti detto pronto ad un confronto privato con le figlie, la minore delle quali, Francesca, partecipa al Grande Fratello 16, ma ha specificato anche di non aver mai «smesso di mantenerle e provvedere a loro». Nel post si fa però riferimento ad una mancanza di talento e voglia di lavorare delle figlie. Francesca e Fabrizia, che spesso nei salotti di Barbara D’Urso si sono lamentate del padre, avrebbero «preferito cercare un “successo” veloce, attraverso trasmissioni che considero di bassa levatura, dove solo il gossip regna sovrano». E quindi ha aggiunto di essere convinto del fatto che le figlie, in quanto ormai donne di 29 e 32 anni, debbano togliersi «questa veste di vittimismo» e dimostrare «di avere stoffa e capacità reali che giustifichino la loro presenza nel mondo dello spettacolo».