Virginia Saba, fidanzata di Luigi Di Maio, ricorre agli avvocati contro “Chi”, il settimanale di gossip diretto da Alfonso Signorini, reo di aver pubblicato delle foto risalenti a 9 anni fa che la ritraggono in lingerie trasparente e con una maschera piumata in stile “Eyes Wide Shut”, il celebre film di Stanley Kubrick. Come riportato da L’Huffington Post, Giovanni Dore, avvocato di Saba, ha dichiarato che “quelle foto sono state scattate per scherzo”, ed erano “scatti intimi, privati, non autorizzati”. Il legale della giornalista sarda, all’epoca delle foto 26enne, ha deciso di intraprendere le vie legali contro “Chi” dopo che il settimanale ha pubblicato delle sue fotografie, “senza il rilascio di alcuna autorizzazione per la pubblicazione e, tantomeno, per lo sfruttamento economico da parte di chicchessia”. Dore ha aggiunto di aver ricevuto l’incarico di tutelare “i diritti, la riservatezza e la dignità” della sua assistita.
FIDANZATA DI MAIO DIFFIDA “CHI”
Virginia Saba contro “Chi”: la fidanzata di Luigi Di Maio è intenzionata ad andare in fondo dopo aver visto pubblicati alcuni suoi scatti definiti “intimi, privati e non autorizzati”. Il legale della Saba, Giovanni Dore, ha spiegato:”La dott.ssa Saba intende fare luce su come sia stato possibile che quelle foto siano giunte fino ad una redazione di un settimanale focalizzato principalmente sul gossip e la cronaca rosa e oggetto di disinvolta pubblicazione, con totale disinteresse della propria privacy, rispetto a vicende e immagini del tutto private, risalente ai tempi in cui la giornalista non era di certo una ‘persona’ in vista”. Il legale diffida altri a pubblicare in futuro altre foto della fidanzata del capo politico M5s:”La dott.ssa Saba ribadisce e rende noto che chiunque fosse in possesso di sue foto o immagini risalenti al passato e alla propria vita privata non ha il consenso alla sua diffusione e, tanto meno, a specularci sopra sotto il profilo economico. Pertanto chi dovesse illegittimamente diffondere, con qualsiasi mezzo, dette immagini sarà perseguito per vie giudiziarie con relativa richiesta dei danni morali e materiali”