Dopo una prima risposta su Instagram, Selvaggia Lucarelli ha risposto in maniera più articolata a Le Iene attraverso un lungo post su Facebook. «Da qualche settimana Le Iene hanno iniziato a vendicarsi con me lanciando sassi qua e là, fino al sassolino vigliacco di ieri sera», ha scritto la giornalista del Fatto Quotidiano. Ma non si dice stupita: «Ormai sono considerati il punto più basso del giornalismo e dell’intrattenimento da quasi tutti i colleghi e gli esseri pensanti». Nonostante le minacce di morte ricevute, estese anche a suo figlio, dice di voler andare avanti, ma spiegando il “Metodo Iene”. «Quello che è andato in onda ieri sera è un racconto, come nel loro stile, totalmente sbilanciato e ricco di suggestioni facili per convincere lo spettatore che chissà cosa abbia detto o fatto nei confronti di due genitori colpiti dal suicidio del figlio». Ma per Selvaggia Lucarelli è anche «lo squallido tentativo di riabilitarsi dopo la figura di merda del blue whale». E fa riferimento ad un’intervista a Matteo Viviani che fu costretto «ad ammettere che nel servizio aveva inserito video di falsi suicidi spacciandoli per veri, cosa che non mi è stata perdonata». La giornalista contesta a Le Iene anche il fatto che abbiano trattato la vicenda di Igor Manaj che nulla a che fare col Blue Whale. «Ma soprattutto, hanno usato due genitori per attaccare me, perché alla fine quello a loro interessava». E lo hanno fatto, sostiene la Lucarelli, facendolo dire a due genitori a cui si è suicidato un figlio. «A proposito, io sono giornalista, Viviani no. Io sono incensurata, Viviani ha condanne definitive per i suoi servizi alle Iene».
Per la giornalista nel servizio Le Iene fa credere che abbia attaccato i due genitori per dei like e che l’articolo era offensivo. «Il mio articolo parla soprattutto della stampa e del pericolo di far pubblicità a fenomeni web che non esistono (tipo il blue whale) col rischio emulazione, non è contro la famiglia». La mamma di Igor inoltre ha parlato di una telefonata aggressiva da parte di Selvaggia Lucarelli. «La telefonata non è stata per nulla aggressiva e se c’è qualcuno che ha offeso e svilito l’altro è la signora, esattamente come ieri sera affermando che mi occupo di cazzate. Io ho fatto delle domande e espresso perplessità perchè la ricostruzione della vicenda ha dei buchi e delle contraddizioni e continuo a pensare che servirebbe più prudenza». E dice di avere una registrazione della telefonata, che ha trascritto nonostante la signora non le abbia dato il permesso di pubblicarla (clicca qui per visualizzare il post). E quindi conclude attaccano nuovamente Le Iene: «Questa narrazione dei bufalari incravattati è solo fuffa mista a fango per delegittimare una delle poche persone che dice apertamente quanto fa orrore il loro non giornalismo». Selvaggia Lucarelli ha anche rivelato che per la psicosi provocata Le Iene sono state indagate dalla procura. «Quindi non esiste un articolo offensivo, non esistono commenti offensivi, non esiste una telefonata cattiva. Questa è una storia che non esiste. Come il Blue Whale. È solo vendetta». (agg. di Silvana Palazzo)
SELVAGGIA LUCARELLI CONTRO LE IENE
Non è tardata ad arrivare la replica di Selvaggia Lucarelli a Le Iene, in uno scontro a distanza che si sviluppa su casi di cronaca differenti. Gli attacchi infatti partono da lontano, dalle critiche che la giornalista del Fatto Quotidiano ha spesso riservato al programma di Italia 1. Dal caso Stamina a quello Brizzi, passando per le critiche ad Antonino Monteleone per le inchieste sulla morte di David Rossi e la strage di Erba. Ieri la risposta de Le Iene attraverso il caso del povero Igor. Ma la Lucarelli non fa passi indietro. «Naturalmente Le Iene raccontano bufale come sempre. Non ho mai offeso nessuno e il mio articolo è ancora online, senza insulti o accuse infamanti», ha scritto la giornalista in una Stories di Instagram. E ha aggiunto: «Ah, il blue whale è una bufala». Su Twitter invece ha condiviso il post dello scrittore, conduttore radiofonico e autore tv Gianluca Neri (clicca qui per visualizzarlo): «Qualcuno dovrebbe spiegare a @matteo_viviani_iena e alla @redazioneiene tre cose. La prima è che quando pesti una merda, questa continua a puzzare come merda anche se ti ostini a sostenere che è Camembert. La seconda è che una regola che il giornalismo americano si è dato una regola fondamentale che chi non vuole passare per cialtrone segue alla lettera, e cioè che NON SI PARLA DEI DETTAGLI DI COME CI SI SUICIDA. La terza, infine, è che solo Fonzie non chiede mai scusa quando sa di avere raccontato una cazzata. E lo sgamano sempre, comunque». (agg. di Silvana Palazzo)
LA FAMIGLIA DI IGOR MAJ CONTRO SELVAGGIA LUCARELLI
Selvaggia Lucarelli e Igor Maj, la famiglia del 14enne morto per il Blackout Challenge si scaglia contro l’opinionista e giudice di Ballando con le stelle nel corso del servizio de Le Iene. «Io avevo scritto una nota ai ragazzi della squadra di Igor e ai suoi amici, io non volevo che i suoi amici pensassero che si fosse suicidato: avere questo peso di pensare che il tuo amico stava male e tu non l’hai capito, è tremendo. Un ragazzo di 14 anni non ha neanche gli strumenti per reggere questa cosa: gli ho voluto dire che il mio Igor ha fatto una cazzata tremenda e che lui voleva vivere. Per me era importante che loro pensassero questa cosa, per questo mi sono arrabbiata con la Lucarelli», spiega la madre di Igor Maj ai microfoni di Matteo Viviani, con Selvaggia Lucarelli che, commentando la vicenda, ha scritto un lungo post dove parlava di certezze granitiche del padre di Igor che pensava di andare a parlarne nelle scuole: «Dava del falso, del fasullo a mio marito, che diceva cose che non erano state controllate, ecc. Per la serie, “date allarmi senza senso laddove in realtà dovreste solo preoccuparvi del fatto che vostro figlio si è suicidato”». Ramon Maj spiega: «Volevo informare dell’esistenza di questo pericolo di cui noi non sapevamo niente». E i genitori aggiungono: «Su cosa aveva da dire? Diceva che era più facile pensare che mio figlio si fosse morto per un video visto che per un suicidio. Io forse lo capirei di più se si fosse suicidato, perché riuscirei a trovare delle colpe in me. Dire che in qualche modo mi solleva che sia questo piuttosto che il suicidio non è vero, sarei più disposto ad accettare di aver delle colpe».
A LE IENE “LA MUOVE L’AUDIENCE, UN PUGNO DI LIKE”
Incalzata da Viviani, la madre prosegue: «Motivo per cui è entrata nel merito? E’ la stessa domanda che le ho fatto io: sul suo blog si occupa di cazzate, di cosa fa Chiara Ferragni e cose così. Perché si è occupata di un ragazzino 14enne morto di cui non sa niente?». Il papà di Igor poi aggiunge: «E’ entrata nella cosa in modo violentissimo, scontrandosi in modo brutale con alcuni miei conoscenti». In un post su Facebook, alcune persone le hanno risposto in maniera garbata all’inizio, lei è andata avanti a rispondere alzando sempre di più i toni. Una querelle sempre più pesante, aveva fatto passare il messaggio che essere un arrampicatore è una cosa orrenda. La madre spiega di averle mandato un messaggio privato lasciandole il numero, così per spiegarle le cose: «Un giorno, dopo tantissimo tempo, mi ha telefonato: è stata molto aggressiva, molto cattiva, mi ha detto che noi spacciavamo false notizie. Le ho detto che mio marito ha deciso di rendere pubblica questa cosa, ma ha scritto un articolo sul Corriere… Ho chiuso quella telefonata con grande amarezza, chiedendomi perché, che motivo hai per rompermi le palle? Perché, cosa ti ho fatto io o cosa ti ha fatto mio figlio? Io non lo so perché, non me lo ha spiegato». E afferma: «Sinceramente, lei ogni tanto si scaglia contro qualcuno così, un po’ fuori dal coro: se tutti dicono che questa persona è bella, io dico che è un cesso così ho i like. E’ l’audience che probabilmente la muove: per muoversi così, l’unica cosa che le interessa è fare dell’audience». Clicca qui per vedere il servizio.