Liliana Casprini è una delle protagoniste dello speciale Le ragazze in onda sabato 20 aprile 2019 su Rai3. Il programma, condotto da Gloria Guida, racconta l’evoluzione del Paese attraverso il punto di vista di grandi donne che hanno contribuito al cambiamento e alla sua crescita. vista. La scelta delle protagoniste privilegia figure femminili rappresentative di un aspetto storico o sociale del decennio di cui fanno parte, non importa se famose o sconosciute. L’accostamento delle loro storie e l’avvicendamento generazionale fanno emergere le specificità di ogni periodo, fornendo uno spaccato inconsueto delle vicende del nostro Paese. Liliana come tante donne ha cambiato la storia del nostro Paese quando, il 2 giugno del 1946, si ritrova a votare tra Monarchia e Repubblica cambiando così il futuro del nostro Paese.
Liliana Casprini: il suo voto ha cambiato il Paese
“Le cose cambiarono” con queste parole Liliana Casprini ha raccontato a Il Post quel giorno che ha cambiato per sempre la storia del nostro Paese. Un cambiamento che ha riguardato non solo il Paese, ma anche per le donne che finalmente non vengono più viste solo come quelle che facevano i figli e cucinavano. La Casprini ricorda così quel momento: “Non ero felice solo perché potevo scegliere, ma anche perché aspettavo un figlio” ha raccontato l’ex insegnante tra le promotrici di una rivoluzione femminista che ha permesso alle donne di imporsi nella società. Una lotta che ha visto Liliana partecipare in prima linea con altre donne tutte pronte a cambiare il mondo. A Le Ragazze ha raccontato: “leggevano le pagine dedicate alla politica” e ricordando il giorno del voto dice: “era la prima volta che tutti votavano”.
“Mio padre prima di morire…”
“Mio padre prima di morire a 33 anni aveva fatto promettere a mia madre che mi avrebbe fatto studiare. Ne era orgogliosa, lo diceva a tutte le mie compagne, me ne vado ad Arezzo, a Firenze a studiare. Diventata maestra nel ’39 feci un corso di agraria per avere delle supplenze lunghe ed annuali, ma in montagna in posti molto disagiati dove non c’era la luce elettrica con un freddo tremendo. Mi ricordo quando la mattina mi alzavo, nella brocca dell’acqua c’era del ghiaccio, la superficie era gelata. Ero li quando mia madre mi scrisse i posti abbondanti sono soltanto a Salerno e Udine. Siccome avevo freddo vidi quella bella carta geografica con il mare azzurro di Salerno e scelsi Paestum. La scelta di Paestum fu felice, non solo per i templi, per il mare, ma anche perchè i bambini di Paestum erano straordinari. Questi bambini attratti proprio da questa maestra venuta da lontano, dal modo di parlare diverso, quegli occhi vivaci, mi avevano entusiasmato dal principio”.