Per molti era quello di “bella fratè”, ma dopo la morte Massimo Marino si è meritato l’appellativo di “re delle notti romane”. Così oggi, dopo l’annuncio del decesso da parte della compagna Miria, gran parte della stampa – capitolina e nazionale – si è rivolta al conduttore “verace” che della genuinità, della romanità, la sua cifra distintiva. Sebbene per molti Massimo Marino sia un perfetto sconosciuto, di sicuro si può dire che il suo pubblico, affezionato, storico, consolidato, stia vivendo con molto dolore la scomparsa di quello che nelle periferie e nelle borgate romane era ormai una leggenda vivente. Sulla sua pagina Facebook è apparsa invece un’indicazione riguardante l’ultimo saluto al conduttore:”Per chi volesse dare un ultimo saluto a Massimo le esequie si svolgeranno martedì 23 aprile alle ore 15.00 presso la Chiesa degli Artisti (Basilica di Santa Maria in Montesanto) a Piazza del Popolo”. Non è difficile immaginare che tanta gente comune vorrà omaggiarlo con la sua presenza. (agg. di Dario D’Angelo)
L’IMPEGNO IN POLITICA
Addio a Massimo Marino: è morto il re del trash e delle notti romane. Il suo mestiere era trascorrere la notte nei locali della periferia romana con la sua troupe e una serie di personaggi assurdi. Ha fatto anche campagna elettorale Massimo Marino, candidandosi a volte in liste assurde dove prendeva 30 voti. Oltre che volto tv e cinematografico, fu impegnato diverse volte per le elezioni al Comune di Roma e alla Regione Lazio per il centrosinistra. Come nel 2005, quando fu tra i candidati della lista Consumatori Uniti per Marrazzo, raccogliendo 1.777 voti. Sostenne Walter Veltroni alle Comunali del 2006 e Francesco Rutelli in quelle del 2008, in cui si candidò nella lista Unione democratica per i consumatori, raccogliendo 80 preferenze. Alle Regionali del 2010 sostenne Emma Bonino nella “Lista civica cittadini per Bonino”, con cui raccolse 226 voti. Alle comunali del 2013 appoggiò la lista autonoma “Alfio Marchini sindaco”, senza però candidarsi. Nel 2016 invece si candidò, sempre alle Comunali, con la lista civica AssoTutela per Michel Emi Maritato sindaco, raccogliendo 32 preferenze. Insomma, Massimo Marino ha lasciato il segno a suo modo. (agg. di Silvana Palazzo)
IL RICORDO DI CARLO VERDONE
Con Massimo Marino se ne va una “vera maschera di una Roma di oggi”. L‘attore è considerato il simbolo della romanità e Carlo Verdone che aveva lavorato con lui su set del film “Grande, Grosso e Verdone” gli ha dedicato un toccante post su Facebook per ricordarlo non solo come artista, ma soprattutto come amico speciale. “Massimo Marino resterà per me non solo un amico affettuoso e premuroso ma anche una vera maschera di una Roma di oggi. Di una periferia sana, creativa, dove esistono ancora, grazie ad alcuni, il rispetto, la generosità, l’ironia e sani principi” – scrive Verdone. L‘attore e regista omaggia soprattutto il Massimo uomo che, diversamente dall’immagine che aveva, era un uomo “buono, gentile, rispettoso”. Verdone, poi, prima di esprimere il proprio cordoglio alla compagna, ricorda anche il giorno del loro primo incontro: “Quando lo vidi in tv per la prima volta rimasi ipnotizzato dalla sua personalità piena di vita e intraprendente. Lo volli conoscere. E quando ne ebbi l’occasione lo feci subito debuttare nei panni di un cinico cassamortaro in “Grande, Grosso & Verdone”: fu esilarante. Non riuscivo a non ridere per la creatività delle sue battute dette con assoluta naturalezza”, scrive Verdone. Cliccate qui per leggere tutto (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
ECCO IL SUO MOTTO
Massimo Marino è morto all’età di 59 anni e con lui se n’è andato un pezzo di romanità. E’ questo il sentimento comune che emerge con forza anche leggendo i commenti sui social alla notizia della sua scomparsa. Immancabili, tra i tanti messaggi di commiato che i fan e gli amici gli stanno dedicando, i riferimenti a quello che ormai era diventato per Massimo Marino più che uno slogan un vero e proprio tratto distintivo, un saluto divenuto cult: “Bella fratè, a frappè”. Come riportato da Roma Today, anche a distanza di ormai diverse ore dal messaggio pubblicato sulla sua pagina Facebook in cui la compagna Miria ha dato l’annuncio della sua morte sono in tanti a restare increduli davanti ad una notizia di questo genere e ad augurarsi che si tratti di uno scherzo, dell’ultima trovata di questo personaggio fuori dagli schemi: “Sarebbe da Massimo”, dicono. (agg. di Dario D’Angelo)
MASSIMO MARINO È MORTO
Massimo Marino, conduttore televisivo e attore è morto a 59 anni. E’ stato uno dei volti più popolari della tv romana. Con il suo “show” Viviroma con cui raccontava il mondo delle discoteche e della vita notturna della città eterna incontrando i proprietari, spogliarelliste, modelle, gestori e clienti, è diventato un personaggio cult, conosciutissimo da tutti coloro che seguono la tv dopo la mezzanotte. Massimo Marino è morto dopo aver combattuto contro una malattia che lo aveva debilitato nell’ultimo periodo. Massimo Marino è stato anche un attore. Nel 2008 ha recitato accanto a Carlo Verdone nel fim “Grande, grosso e… Verdone” e nello stesso anno ha partecipato al film “Un’estate al mare” di Carlo Vanzina con attori importanti come Lino Banfi, Gigi Proietti, Enrico Brignano, Biagio Izzo e tanti altri. Ha avuto anche piccoli ruoli in “A Natale mi sposo” e “Matrimonio a Parigi”, film di cui è protagonista Massimo Boldi.
L’ANNUNCIO DELLA COMPAGNA
Ad annunciare la morte di Massimo Marino, con un post su Facebook, è stata la compagna Miria che ha voluto condividere il proprio dolore con tutti quelli che lo avevano conosciuto. “Un’anima meravigliosa ci ha lasciato. Dopo una battaglia senza tregua, affrontata da vero guerriero, Massimo Marino ha abbandonato questa vita terrena. Il suo spirito ora è finalmente in pace” – ha scritto la sua compagna di vita che poi aggiunge – “Rimane un vuoto incolmabile per me, per la famiglia e per tutti quelli che lo hanno amato, ma so che avrebbe voluto un epilogo leggero come nel suo stile di persona solare e positiva e quindi mi sento di chiudere con uno dei suoi slogan più conosciuti: bella fratè, enjoy!”. Tantissimi i messaggi di cordoglio per la morte di un uomo che, con la sua simpatia, aveva conquistato i romani.