Massimo Cacciari è quello che si può definire un uomo vulcanico: nelle idee così come nelle reazioni. Il filosofo, tre volte sindaco di Venezia, si è raccontato in una bella intervista a “Il Corriere della Sera” in cui ha messo in luce alcuni aspetti inediti del suo carattere e della sua formazione. Un esempio? Ecco perché non si è mai sposato né riprodotto:”Bisogna aver letto Nietzsche per capire cosa significa dire di sì, quando chiede: hai scavato il fondo della tua anima? Sei pronto a dire “per sempre”? Vale anche per essere padre; infatti, non ho avuto figli”. Questo ovviamente non significa che Cacciari non abbia mai avuto il dubbio se sposarsi oppure no:”Tutte le volte che ho amato”. Occhio però a chiedergli quante volte abbia amato:”È impossibile a dirsi… Dire amore è come dire popolo: ogni volta, è una cosa diversa”.
MASSIMO CACCIARI:”HO UN BRUTTO CARATTERE”
Un altro passaggio interessante dell’intervista a Massimo Cacciari è quello che investe proprio il suo carattere per così dire “complicato”. Il filosofo non si nasconde:”Il brutto carattere non è una fama, ce l’ho”. Ma la motivazione delle sue celebri sfuriate televisive è di quelle valide:”Sono impaziente. Lo sono con chi non capisce e perché il tempo non mi basta mai”. Nega però di aver apostrofato come “cretini” anche i componenti della sua squadra da sindaco di Venezia:”Mai e poi mai ai miei. Con altri mi è capitato spesso di essere villano e ho chiesto scusa”. Una curiosità è quella che interessa l’insospettabile rapporto tra Cacciari e la superstizione:”Lo sono un po’ per ridere, un po’ no. Su alcune teorie e pratiche che cataloghiamo come superstizioni, bisogna essere però molto seri. Si tratta di straordinarie tradizioni. Prenda l’astrologia: fino al ‘500 o ‘600 non c’era un potente che non si facesse fare l’oroscopo. (…) I tarocchi. Uno che, come me, studia Umanesimo e Rinascimento, come fa a non conoscerli? Mi sono anche divertito a farli, me la cavavo, ma ripeto: li ho studiati per i miei libri”. Si chiude con una battuta, con Cacciari che nega di essersi mai definito “uomo postumo” parafrasando Nietzsche:”Scherza? Questa citazione non me la sono mai attribuita. Si figuri se sono così snob”.