Instancabile Beatrice Venezi, soprattutto quando si tratta di parlare della musica lirica e di condividere questo grande amore con le generazioni dei giovanissimi. Appannaggio di un pubblico adulto, il mondo che l’ha resa una delle più giovani direttrici d’orchestra è spesso lontano dagli occhi dei ragazzi. Non per la Venezi, che crede invece a un sintonia fra la musica classica e gli anni della giovinezza. Di chiunque quindi. Avremo modo di vedere ed ascoltare Beatrice Venezi a Le parole della settimana nella puntata di oggi, onda dalle 20;20 su Rai 3. “Qualcosa di mai sentito prima, che trascina tutti verso il futuro”, puntualizza intanto sui social parlando della polifonia e di Allegro con fuoco, il libro che la direttrice ha pubblicato con Utet Edizioni. Un viaggio all’interno della musica classica, una guida su come innamorarsi di suoni, colori ed emozioni che fino all’Ottocento non prevedevano rivali.
BEATRICE VENEZI, LE PAROLE SULLA MUSICA CLASSICA
La Classica era la sola musica conosciuta un tempo, prima della nascita del pop eppure in grado di avere la stessa potenza di diffusione. “Non era percepita come qualcosa che parlava solo a un pubblico canuto e borghese”, scrive nel suo testo per sfatare il mito che sia necessaria una posizione, un’età e persino una condizione economica per riuscire ad apprezzare una musica senza tempo e spazio. La musica per Beatrice Venezi è molto di più di come appare alle generazioni più giovani. La direttrice d’orchestra che si è già fatta conoscere per la sua bravura e passione ha scelto infatti di scrivere un libro per parlare con i ragazzi. Allegro con fuoco, edizione Utet, diventa così una valida risposta a quella necessità che la Venezi avverte, “di trasmettere con un prodotto tutto quello che continuo a dire da un po’ di tempo e che cerco di passare alle nuove generazioni”.
IL SUO CONCETTO DI MUSICA
La musica come valore primario della vita, con il suo intento educativo sempre attuale. L’orchestra diventa così “una grande metafora di quello che vuol dire Educazione Civica”, spiega a Terza Pagina di Tv2000. Un insegnamento sempre valido che spinge ad ascoltare l’altro, aspettare il proprio turno nella vita e soprattutto considerare gli altri, rispettarli appieno. “Ogni genere, anche il rock e il pop, diventano classici a loro modo”, aggiunge inoltre per sfatare il mito della musica classica come concetto legato alla lirica o ai grandi maestri del passato. Ciò che oggi viene visto come innovazione, diventerà storia in una fase successiva. Vedremo se anche oggi, nella trasmissione in onda su Rai 3, parlerà di questo tema e come nel caso lo svilupperà.