Sfera Ebbasta non sta passando un buon momento. Quello che è successo a Corinaldo è ancora sotto gli occhi di tutti e nonostante la sua voglia di riportare i ragazzi ai suoi eventi, accompagnati dai genitori invitati gratuitamente, niente è servito per ripartire. La sua risposta è arrivata con una canzone, la prima del 2019, Mademoiselle in cui cita proprio l’esorcista Don Antonio Mattatelli che adesso risponde ai microfoni della trasmissione radio I Lunatici in cui ci tiene a precisare che lui non ha paura. Il rapper ha dalla sua parte migliaia di fan ma questo non lo intimorisce, anzi, dall’alto della sua posizione ha invitato Sfera Ebbasta alla conversione e ad un nuovo stile di vita che possa essere d’esempio ai giovani. Nella sua stessa canzone il rapper parla di una situazione “ormai diventata tragica” visto che ogni giorno il suo nome è sui giornali in un Paese in “cui ci sono un milione di problemi questi dove lo trovano il tempo per analizzare i miei testi? Quando mai ho detto che drogarsi è giusto? Io ho parlato di me stesso“.



LE PAROLE DI DON MATTATELLI

A tutto questo risponde l’esorcista, il più giovane della Chiesa Cattolica, che ai microfoni di Radio2 rilancia: “Mi cita in una sua canzone, Mademoiselle. Mi meraviglia abbia avuto quasi dieci milioni di visualizzazioni. E’ seguitissimo. E’ impressionante. Però non mi fa paura. Non identifico Sfera Ebbasta con il diavolo. E anche se fosse il diavolo, non mi spaventerebbe. Questo ragazzo mi fa paternamente compassione“. Secondo Don Mattatelli la vera trasgressione adesso è invitare i giovai alla preghiere, ad avvicinarsi a Dio o vivere in un modo che si definisce “normale o noioso”: “La vera trasgressione ormai è amare Dio e il prossimo in modo normale. Se uno si vuole sballare, può sballarsi con la preghiera. La preghiera ha una forza impressionante. Solo chi prega sa”. Cosa risponderà adesso Sfera Ebbasta?

Leggi anche

Anticipazioni Segreti di famiglia, 21 novembre 2024/ Cinar è terrorizzato, confesserà la verità al nonnoAmici 24, la classifica ballo/ L'allievo diventa coreografo e giudice per un giorno