Il soprano Bebe Rexha è scesa in campo per combattere il body shaming, quella pratica che porta alla derisione di una persona tramite la critica del suo corpo. In una lunga intervista a Grazia ha voluto ribadire il suo pensiero: “La bellezza non è solo di chi ha una taglia zero o un certo numero di centimetri di altezza. Bisogna comprendere che la moda è un’arte e deve essere espressione e non costrizione”. Parole importanti in un momento in cui i social network hanno dato la possibilità a molti di esprimersi, ma hanno creato altrettanta difficoltà in chi prima si nascondeva in maglioni larghi e oggi evita di mostrarsi per come è. Un bel messaggio che arriva dritto al cuore di tutti anche perché sono moltissimi quelli che la seguono da vicino, tanto che la cantante ha una pagina Instagram da oltre sette milioni di follower.
Bebe Rexha contro il body shaming: più rockstar che popstar
Nell’intervista a Grazia però Bebe Rexha non ha parlato solo di body shaming ma anche della sua carriera. Questo è per lei un momento particolarmente felice, che le ha permesso di arrivare alla candidatura dei Grammy per la sua incredibile voce. Ha però dichiarato alcune cose che non ci saremmo aspettati: “Ho la sensazione che per essere una popstar devi rientrare in una serie di canoni precisi, devi essere in un certo modo. Io non voglio sottostare a queste regole, desidero dire sempre quello che penso. Voglio avere il controllo assoluto sulla mia arte e su tutto ciò che faccio. È esattamente ciò che fanno le rockstar”. Un pensiero dunque affine al mondo del rock anche se il suo modo di cantare si discosta e non poco da certe sonorità.
Il disturbo bipolare
Non è nuova la dichiarazioni di Bebe Rexha che ha voluto rivelare ai suoi fan di soffrire del disturbo bipolare tramite il suo canale di Instagram. A Grazia spiega anche perché ha deciso di farlo: “Mi sono voluta aprire per rispetto a quella sincerità che cerco di mantenere sempre nei confronti dei miei fan. Non è stato solo questo. La mia speranza era quella di poter aiutare qualcuno che si trova nella mia stessa condizione. Per me è importante sapere che non siamo soli”. Probabilmente è proprio questo il motivo che ha spinto la ragazza ad affrontare una vera e propria battaglia contro il body shaming. Una donna dunque che ha deciso di scendere in campo non solo per cantare ma anche per messaggi legati al campo del sociale.