Serena Rossi scende le scale di Sanremo in un meraviglioso abito principesco con un profondo spacco. Senza spalline e con un’ampia gonna ha interpretato, insieme a Claudio Baglioni, “Almeno tu nell’universo”. L’attrice si abbandona in una bellissima esibizione al cui termine decide di fare un appello e dedica un pensiero a Mia Martini che ha interpretato nella fiction che andrà in onda martedì prossimo. “Mi hanno dato un grande dono con questo film. C’è stata una partecipazione incredibile di tutti coloro che ne hanno partecipato. Se pensavo a Mia Martini, prima di conoscere bene il personaggio, pensavo a violenza, discriminazione. Questo film è un atto d’amore e voglio chiedere scusa a Mimì per tutto quello che le hanno fatto”. (Agg. Camilla Catalano)



CONTRO LA CATTIVERIA

Un film che ha lasciato il segno e che anche la sorella Loredana Bertè ha apprezzato, quello interpretato da Serena Rossi e dedicato alla scomparsa Mia Martini, “Io sono Mia”. Una interpretazione difficile su un tema arduo, ma che l’attrice e conduttrice ha dimostrato di svolgere molto bene. Per presentare il film che andrà in onda su Rai 1 il 12 febbraio e ricordare la cantante scomparsa, Serena Rossi è stata invitata al Festival di Sanremo 2019. Per l’occasione, è stato annunciato, canterà insieme a Claudio Baglioni l’ultimo grande successo di Mia martini, Almeno tu nell’universo, che proprio a Sanremo nel 1989 vinse il premio della critica, esattamente 30 anni fa. Sarà sicuramente uno dei momenti più toccanti dell’evento. “Ho cercato di regalarle tutto il mio amore, restituirle quella dignità di cui è stata ingiustamente privata”, ha detto a proposito del film. Tra gli spettatori commossi ci sarà anche Loredana Bertè, che già si è commossa molto a vedere il film: “Per me è stato un colpo al cuore vedere questo film e vedere Serena nei panni di Mimì. In certe scene mi è sembrata lei. Tutti pensano che fossi io “la pazza” della famiglia, invece era lei. E ora rivive, anche se dentro di me e dentro il cuore dei suoi fan non è mai morta e mai lo sarà”.



IL MONOLOGO DI DENUNCIA

Ma non solo questo, Serena Rossi ha detto che dal palco del teatro Ariston vorrà denunciare “la follia e l’inciviltà di chi per anni, anche a Sanremo, ha alimentato la diceria che faceva bisbigliare a tanti che lei portasse sfortuna. Iella. Sfiga. Di questo parliamo. Di un vile pettegolezzo che nel 1995 l’ha portata, di fatto, a morire a 47 anni. Sola e mortificata professionalmente”. Per la precisione Serena Rossi reciterà un monologo, almeno così ha chiesto, anche se dice che non è ancora sicuro glielo facciano fare: “Per me è importante farlo, gli autori mi hanno detto che lo valuteranno con attenzione. Sono fiduciosa. Baglioni e il suo gruppo di lavoro sono eccezionali”. Serena Rossi si considera anche una cantante, come ha provato in questo film, e avrebbe voluto fare il giudice di X Factor, ma non è stata presa, dice sconsolata. Al Festival di Sanremo però non farebbe mai la concorrente, invece le piacerebbe presentarlo insieme a Fiorello. Cantanti con cui le piacerebbe duettare, dice, sono Daniele Silvestri e ovviamente Loredana Bertè.

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