Miguel Gobbo Diaz è l’attore che a Nero a metà presta il volto a Malik Soprani. 30 anni, italiano di adozione, sin da bambino ha vissuto a Roma, accudito dalle amorevoli cure della madre adottiva Alice (Sandra Ceccarelli). Intuitivo, sensibile al fascino femminile e con uno spiccato gusto estetico, Malik avrebbe potuto percorrere qualsiasi strada, ma ha scelto di unirsi alle forze dell’ordine per rendere omaggio a quel paese che nel corso della sua vita gli ha dato tanto. La sua carriera nella polizia incrocia inevitabilmente quella di un altro poliziotto, Carlo Guerrieri (Claudio Amendola), che sin dal principio si dimostrerà molto diverso da lui. Fresco di studi e analitico l’uno, ricco di esperienza e di intuito l’altro, Malik e Carlo non potrebbero essere più diversi; ma ben presto a unirli ci penserà l’amore per la giustizia, e non sarà l’unico punto di incontro che i due poliziotti riusciranno a trovare.



Due personaggi agli antipodi

A un passo dal suo debutto a Nero a metà in coppia con Claudio Amendola, Miguel Gobbo Diaz delinea il rapporto che intercorre fra il suo personaggio, Malik Soprani, e quello di Carlo Guerrieri. Tra i due, ricorda infatti l’attore a TvBlog “c’è un rapporto di tensione, perché, quando c’è una persona che entra all’interno di un gruppo, è logico che se poi questa persona è un po’ arrogante, un pochino estroversa – però in modo invadente – ci sono tensioni”. Tuttavia, le sfumature del loro legame saranno molteplici: ci saranno infatti momenti di incontro e vicinanza, alternati da periodi di incomprensioni e lontananza, con un espediente narrativo destinato a tracciare il ritratto di due personaggi che si preannunciano di grande spessore. Lavorare con Claudio Amendola, ricorda inoltre l’attore “è stato bellissimo”: da lui, (“una persona così importante e di grande esperienza”), ha infatti ricevuto un sacco di consigli.



L’arrivo in Italia nel 1992

Il tema della diversità è fondamentale nella fiction Nero a metà, che pone l’accento proprio sulle questioni sempre più attuali legate all’accoglienza e all’integrazione fra popoli. Lo sviluppo di questo leitmotiv è affidato principalmente a Miguel Gobbo Diaz, che nel ruolo di Malik Soprani dovrà trovare il codice giusto per conquistare Carlo Guerrieri, il suo veterano collega. L’attore, originario di Santo Domingo, ai microfoni di TvBlog rivela però di non aver mai vissuto situazioni analoghe, dal momento che, sin dal suo arrivo in Italia all’età di tre anni, è riuscito a integrarsi perfettamente con i suoi coetanei. “La serie – conferma però l’attore – vuole trasmettere una multiculturalità, dove persone diverse, da diversi paesi, si sono integrate perfettamente e migliorano per migliorare l’Italia, un paese che amano. Che io amo”.

Leggi anche

Come finisce Il Patriarca 2, anticipazioni puntata finale/ Scontro tra Nemo e Raoul, svelato segreto di Mario