Saverio Costanzo è il regista de “L’amica geniale”, fiction di successo in onda domani, martedì 27 novembre, sulla rete ammiraglia di Casa Rai. La serie è nata dai quattro romanzi di Elena Ferrante, e per lui leggervi è stata una bellissima esperienza: “Mi ha fatto sentire come un bambino su una montagna russa. Ricordo che è capitato avessi paura di voltare pagina. Ogni volta “L’amica geniale” ti sorprende per l’imprevedibilità degli eventi e ti emoziona per la profondità dei personaggi”. La serie parla oltre che di un’amicizia, anche di un nucleo fondante dato dall’educazione e dal potere che questa ha sulla riuscita di un essere umano. Costanzo confida di essere stato spaventato della resa cinematografica. Poi ha scelto di portare sul piccolo schermo la storia di Elena e Lila pensando ad un film classico nella forma e nell’approccio. La macchina da presa doveva sentirsi il meno possibile, privilegiando il racconto intimo senza dimenticare la cornice epica della storia. Nel suo racconto la luce e il colore hanno un ruolo davvero importantissimo: “Pensando al dopoguerra siamo partiti da colori stinti, consumati dai tanti lavaggi. Per poi inserire, durante il percorso della storia, i colori accesi dei nuovi vestiti, delle macchine o delle merci che iniziano a comparire nel rione, e nella vita dei protagonisti”.
Saverio Costanzo, il successo de “L’amica geniale”
Quale è stato il rapporto che si è creato tra Saverio Costanzo e l’autrice Elena Ferrante? Lo racconta il regista: “oltre ad essere una grande scrittrice, è anche un’ottima sceneggiatrice. Ha un senso drammaturgico della scena stupefacente”. Costanzo poi svela che lavorare via mail è un modo per non perdere tempo con parole inutili. La scelta del cast invece, non è stata semplice. Dopo aver provinato 8mila persone, si sono lasciati aiutare dalla città di Napoli, teatro a cielo aperto dove tutti sono capaci di recitare, sono tutti grandi attori. “Siamo stati fortunati nell’aver personaggi così ricchi e ben descritti dall’autrice, per questo, una volta che ci diamo trovati di fronte alle protagoniste, abbiamo immediatamente capito che erano loro. Quando hai chiaro cosa cercare è molto più semplice trovarlo”. In ultimo, l’intervista a TV RadioCorriere si conclude, spiegando il motivo di tanto successo: “E’ una storia bellissima con personaggi perfetti con cui chiunque può identificarsi”.