Il professore Luca Marioni continua a combattere contro il suo passato. Ossessionato dalla morte della figlia Serena, continua a seguire il giovane che investì la piccola in bicicletta. Lo cerca sui social network e lo insegue per strada. Una sera decide di inseguire ancora quel giovane, prende la macchina e lo segue; durante quel percorso ripercorre il momento in cui Serena, la figlia, iniziò a sentirsi male fino alla corsa in ospedale dove i medici non riuscirono a salvarla. Marioni vorrebbe accelerare e toccare quel motorino, ma sterza e finisce contro un muro. Le prove di orchestra vengono sospese, il professore si rompe un braccio e non riesce a dirigere i suoi studenti. Intanto Irene è arrivata a Milano, cerca di aiutare suo marito, ma Marioni non accetta il suo aiuto fino a quando lei non deciderà di tornare a vivere insieme a lui. (Agg. Camilla Catalano)
“La vita è spietata”
Alessio Boni torna questa sera sulla rete ammiraglia di Casa Rai, con il nuovo appuntamento della fiction TV La compagnia del cigno. Intervistato da TV Radio Corriere, racconta di avere aderito al progetto con enorme entusiasmo. Davanti la macchina da presa interpreta il ruolo del maestro Luca Marioni, mentre confessa di essersi trovato benissimo sia con i protagonisti coetanei ma anche con coloro che interpretano i giovani allievi: “Si sono dati anima e corpo, loro sono l’anima del quadro, le sue tinte, io sono solo la cornice!”. Una cornice severa e quasi spietata, ed infatti i giovani allievi lo chiamano “il bastardo”. Ma quanto è importante nella vita dei giovani avere un maestro simile? Per Boni è fondamentale che gli adulti prendano anche dei “no”. Ecco perché esorta genitori e insegnanti a imporre dei binari. “Se ce li hanno, i giovani tengono duro, non mollano, ti contagiano con la loro energia, con la loro forza. Se tu dici “poverino”, se dai una pacca sulle spalle, magari lo fai anche per amore, ma non fai il bene del ragazzo, fai il suo male, perché la vita è spietata, molto più del maestro Marioni”.
Alessio Boni, il maestro Luca Marioni ne La compagnia del cigno
Se il maestro Luca Marioni interpretato da Alessio Boni è molto severo ma offre degli insegnamenti, anche gli allievi avranno qualcosa da insegnare: “Per essere fedeli ai propri sogni, specialmente quelli di giovinezza, ci vuole coraggio. Spesso uno ha dei sogni che poi abbandona perché bisogna fare un lavoro che ti permetta di mangiare, di pagare l’affitto. Loro invece hanno preso coraggiosamente in mano il loro sogno, la loro passione. Sono stati selezionati per entrare in un’istituzione mondiale come il Conservatorio di Milano, dimostrando di avere un grande talento. Ma con il talento senza la dedizione e il lavoro duro non fai niente, non vai da nessuna parte”. Per Alessio Boni calarsi nei panni del direttore d’orchestra è stato difficile: “Amo la musica classica, ma non conosco le note perché non l’ho studiata abbastanza. Ho dovuto imparare a memoria tutti gli attacchi dei pezzi per le scene. È stato il maestro Roberto De Maio che mi ha insegnato la gestualità, come tenere in mano la bacchetta, come stare sul podio. Lui è stato sempre dietro la macchina da presa per fortuna e, quando non andavo a tempo, rifacevamo la scena”.