In questo quarto episodio de La compagnia del cigno si assiste a un profondo cambiamento nel professore Marioni. Irene ha deciso di tornare a vivere insieme a lui e il suo atteggiamento burbero e feroce si placa. Prende di mira, però, Matteo, specialmente dopo aver scoperto che lo studente soffre di allucinazioni. Lo stuzzica e davanti ai compagni di classe gli chiede della madre. Matteo non riesce a tollerare le provocazioni del professore e si chiude sempre più in se stesso. L’unica che gli sta molto vicino è Sofia, il cui interesse si trasforma in invadenza: navigando su internet scopre la verità riguardo la madre del suo compagno. Marioni, nonostante continui a dar espressione al suo animo più aggressivo, pensa di poter aiutare i giovani mostrando loro la fatica e il dolore che talvolta subentra nel percorso di ognuno. (Agg. Camilla Catalano)



MARIONI E IRENE AFFRONTANO LA MORTE DI SERENA

Luca Marioni è il maestro autorevole e autoritario de La Compagnia del Cigno. Il suo interprete – Alessio Boni – si cala perfettamente nella parte del “cattivo”. Perché un po’ cattivo, in fondo, lo è: “Se tu dici ‘poverino’, se dai una pacca sulle spalle, magari lo fai anche per amore, ma non fai il bene del ragazzo, fai il suo male, perché la vita è spietata, molto più del maestro Marioni”. Quel maestro di musica che è anche maestro di vita: alla fine, confidiamo, i ragazzi impareranno a volergli bene. Nella prossima puntata della fiction, Luca sarà alle prese con Daniele, lo zio di Matteo che lo affronta direttamente. Il suo obiettivo è farlo allontanare di tanto in tanto dalle prove d’orchestra. Ma Luca non sente ragioni: Matteo ha bisogno di esercizio, costi quel che costi. Così Daniele gli racconta una bugia: il nipote non sarebbe ancora andato oltre la scomparsa della madre. Quanto alla via privata, Marioni e Irene sono tornati a vivere sotto lo stesso tetto. Non è sempre facile andare avanti, ma insieme provano a ricominciare. Il primo passo per farlo, anche se è doloroso, è accettare la morte della piccola Serena.

Luca Marioni: Irene torna in città

Già nella scorsa puntata Luca si era mostrato “in crisi”. Ossessionato dalla morte della figlia, continua a seguire il giovane che la investì in bicicletta. Lo fa sia virtualmente – sui social – che nella vita reale, pedinandolo in macchina e a piedi. Rifare il tragitto gli costa non poco sforzo: visibilmente provato, va a finire contro un muro e si rompe un braccio. Il professore non può più dirigere l’orchestra: le prove sono sospese. Irene, intanto, torna a Milano nel tentativo di farlo ragionare. Lui prova a scendere a patti: accetterà il suo aiuto purché tornino insieme.

Sogni e passioni di Alessio Boni

“Per essere fedeli ai propri sogni”, spiega Boni a Tv Radio Corriere, “ci vuole coraggio”. Ciò riguarda soprattutto i sogni di giovinezza: “Spesso uno ha dei desideri che poi abbandona perché bisogna fare un lavoro che ti permetta di mangiare, di pagare l’affitto. Loro invece hanno preso coraggiosamente in mano il loro sogno, la loro passione. Sono stati selezionati per entrare in un’istituzione mondiale come il Conservatorio di Milano, dimostrando di avere un grande talento. Ma con il talento senza la dedizione e il lavoro duro non fai niente, non vai da nessuna parte”. Non è stato facile recitare questa parte: “Amo la musica classica, ma non conosco le note perché non l’ho studiata abbastanza. Ho dovuto imparare a memoria tutti gli attacchi dei pezzi per le scene. È stato il maestro Roberto De Maio a insegnarmi la gestualità, come tenere in mano la bacchetta, come stare sul podio. Lui è stato sempre dietro la macchina da presa per fortuna e, quando non andavo a tempo, rifacevamo la scena”.