C’è anche Francesca Cavallin tra gli ospiti di Caterina Balivo nella puntata di oggi, giovedì 28 marzo 2019, a Vieni da me. L’attrice, che questa sera sarà protagonista di “Mentre ero via”, ha parlato nella sezione “a chi preferisci” del suo partner ideale a livello cinematografico. Tra Gianmarco Tognazzi e Giorgio Pasotti, la bella Cavallin ha scelto il primo:”Con Giorgio ho avuto meno scene: è un piacere lavorare con entrambi. Non c’è niente di personale”. Tra Tognazzi e Giulio Scarpati questa volta vince il “medico in famiglia”:”Quella serie mi ha dato tantissima popolarità: lui rimane una delle persone più speciali che ho incontrato: è un pezzo di cuore, un uomo grande. Giulio e sua moglie Nora sono fonte di ispirazione”. Si parla poi di Marco Giallini:”Con lui abbiamo girato parecchie scene piccanti: tra l’altro quelle intime si girano il primo o secondo giorno di set e non ti conosci, ci siamo fatti delle grasse risate. Lui è stato molto rispettoso e divertente. Lui è un po’ burbero, ruvido, ma capace di grandi slanci di cuore e simpatia”. (agg. di Dario D’angelo)



Francesca Cavallin, “sono molto selettiva”

Questa sera Francesca Cavallin, tornerà in televisione con la fiction dal titolo “Mentre ero via”, in onda sulla rete ammiraglia di Casa Rai. Intervista tra le pagine di Oggi, l’attrice 42enne, ha raccontato il suo nuovo ruolo ed anche altri dettagli della sua vita e carriera. “Ho il difetto di essere selettiva, mannaggia a me”, racconta. Poi aggiunge: “E’ un bel guaio”. Nel frattempo sul lavoro, prosegue questo filo conduttore tutto legato alle donne e la capacità esclusivamente femminile di reagire in maniera positiva a traumi molto gravi, come da lei stessa dichiarato. “Si potrebbe definire resilienza, una parola che ormai va molto di moda. Io personalmente userei anche un altro termine: sorellanza. La solidarietà femminile è un valore aggiunto. Noi donne siamo invincibili, quando lo capiamo”, racconta. Di contro, ci sono uomini che non riescono ad evolversi: “Il problema è sempre e soltanto culturale. Nella società italiana c’è una mentalità maschilista dura a morire. A volte trasversale. Come dimostrano alcune recenti sentenze su casi di stupro”.



Francesca Cavallin torna in TV con “Mentre ero via”

Per procedere spediti lasciandosi il “Medioevo” alle spalle, per Francesca Cavallin anche la scuola dovrebbe avere un ruolo importantissimo nella nostra società. “Scuola e mass media sono decisivi. Io ho un figlio di 12 anni e uno di 4. Il più grande sta seguendo un corso, ribattezzato “Progetto affettività”. È fondamentale insegnare ai ragazzi che affetto significa rispetto. Voler bene non è possedere”. Anche con il web bisogna procedere con i piedi di piombo: “Il problema, anche in questo caso, è educativo. La Rete è una risorsa preziosissima. Però bisogna insegnare un corretto utilizzo ai nostri figli”. L’attrice parla da madre ed anche da figlia: “Sono stata adolescente anch’io. E ho avuto i miei problemi. Non l’ho mai nascosto. Anzi, credo sia importante parlarne. Ho avuto disturbi nutrizionali dai 13 ai 25 anni. Una forma di bulimia, che per certi aspetti è più infida e rischiosa dell’anoressia”.

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