Angela Lucanto è la piccola protagonista della fiction di Canale 5 “L’amore strappato” che vede tra i protagonisti Sabrina Ferilli ed Enzo De Caro, con quest’ultimo accusato da una cugina 14enne della bambina di essere responsabile di abusi nei confronti delle due ragazzine. Questa storia è stata raccontata dalla stessa Angela Lucanto in un libro dal titolo “Rapita dalla giustizia, come ho ritrovato la mia famiglia”. D’altronde titolo migliore non potrebbe esserci: la piccola venne infatti prelevata e strappata all’amore dei genitori a soli 6 anni. Le accuse nei confronti del papà caddero ma nel frattempo la bimba era stata già data in adozione ad un’altra famiglia. Un dramma che la mamma di Angela, sentita da Today, ha riassunto così:”Fu un incubo (…). Ho trovato la forza in mia figlia. Doveva tornare a casa. Non mi sarei fermata per niente al mondo”. (agg. di Dario D’angelo)

LA STORIA DI ANGELA LUCANTO

La storia vera di Angela Lucanto, all’epoca dei fatti appena una bambina, strappata alla sua famiglia per un assurdo errore giudiziario, sarà al centro della fiction L’amore strappato. Per comprendere fino in fondo quanto vissuto sulla sua pelle da Angela – oggi ormai una donna, sposata e mamma da poco tempo – occorre tornare a quasi 24 anni fa: era il 24 novembre del 1995 quando la piccola Angela, sette anni, fu prelevata dalla sua classe da due carabinieri e un assistente sociale e collocata in un istituto per minori di Milano gestito dal Cismai (Centro italiano contro il maltrattamento e l’abuso dell’Infanzia). Non le fu dato neppure il tempo di capire cosa le stesse accadendo né le fu fornita alcuna spiegazioni per motivo per il quale venne strappata in modo inaudito dalla sua famiglia e dalla sua vita di bambina. Quello fu solo l’inizio del suo lungo calvario. Per due anni Angela non ebbe alcuna notizia della sua famiglia – ma in Istituto le fu solo detto, falsamente, di essere stata abbandonata dai suoi genitori – che nel frattempo era chiamata a vivere un altro dramma, questa volta giudiziario. Papà Salvatore, infatti, fu arrestato e rinchiuso nel carcere di San Vittore in seguito ad una falsa accusa di pedofilia sollevata dalla cugina di Angela, all’epoca 14enne. Accusa infamante dalla quale fu poi assolto ma nonostante questo trascorsero ben 11 anni durante i quali la ragazzina visse in due case famiglia prima di essere adottata per un periodo da due genitori, prima di poter riabbracciare mamma e papà.

ANGELA LUCANTO: PER 11 ANNI LONTANA DALLA FAMIGLIA

“Sono stati anni difficili e nessuno mi ridarà mai indietro il tempo trascorso lontano dalla mia famiglia”, ha commentato Angela Lucanto tra le pagine del settimanale Chi. Grazie alla sua forza ed al carattere ribelle, però, ha ammesso anche di essere riuscita a superare tutto. “Se mi fossi permessa anche una minima fragilità mi avrebbero schiacciata”, ammette. Angela decise di mettere la sua storia per iscritto in un libro che si intitola Rapita dalla giustizia, dal quale è stata tratta la fiction di Canale 5 con Sabrina Ferilli (che interpreta la mamma Raffaella). Il suo intento primario era (e continua ad essere) quello di evitare che altre persone possano vivere il suo stesso dramma anche se, purtroppo, “queste cose continuano a succedere”, dice. La sua intenzione, dunque, resta quella di “cercare di smuovere gli animi di quelle persone che continuano a far succedere casi di questo genere”.

IL PENSIERO A MAMMA RAFFAELLA LUCANTO

Dopo aver vissuto 11 anni da incubo, lontana dalla sua vera famiglia dalla quale fu “rapita” in seguito ad un errore giudiziario italiano di cui ne è poi divenuta il massimo simbolo, Angela Lucanto cercò i responsabili in cerca di spiegazioni. “Ma nei loro occhi non ho visto neanche un segno di pentimento”, ha ammesso, “anzi mi hanno fatta sentire come se quella a sbagliare fossi io perchè ero andata da loro”. Da qui la sensazione di non essere stata vittima di un errore. In concomitanza con l’uscita della fiction che racconterà la sua vera storia, Angela è anche diventata mamma. Pur non volendo associare i due fatti oggi, da donna e madre, riesce a capire fino in fondo il dramma vissuto dalla sua di mamma. “Riesco a vedere quello che ci è successo attraverso i suoi occhi e da persona adulta e consapevole, ho capito ancora di più l’incredibile tragedia che ha vissuto”, ha dichiarato. E proprio a mamma Raffaella, oggi Angela ha voglia di dedicarle solo un grazie, “lungo mille volte 11 anni”.