Dario Argento, premiato ieri nel corso della serata dei David di Donatello, ha commentato l’importante serata a Un giorno da pecora, la trasmissione di Rai Radio1. Al centro del suo intervento il collega Roberto Benigni, che secondo Argento ieri “ha fatto la solita pagliacciata”. Il regista e padre di Asia ha ammesso di non aver affatto apprezzato al punto da aggiungere: “Sembrava la caricatura di Benigni, è apparso saltellando e poi è subito sparito”. Nonostante il suo parere, la platea ha tributato ampiamente Benigni anche se, a detta di Argento, il regista e attore toscano riceverebbe sempre il giusto applauso del pubblico italiano. Quando il regista horror ha ritirato il premio ha ringraziato ma ha anche sottolineato che avrebbero potuto pensarci prima a consegnargli questo riconoscimento: “Era giusto dirlo – ha ammesso – non era una cosa antipatica. E’ molto bello il premio, sono contento”. Malgrado il premio ricevuto, però, la serata è stata per lui un po’ troppo noiosa. Il regista ha poi commentato anche gli altri riconoscimenti assegnati: “I premi andavano tutti a Dogman”, ha contestato, ammettendo di non aver visto il film “c’era violenza sui cani, sono molto sensibile su questi animali, li amo”. A suo dire però avrebbe meritato molti più premi la pellicola Sulla mia pelle, “ne avrebbe meritato qualcuno in più e ‘Dogman’, forse, ne ha ricevuti troppi”, ha aggiunto. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LA “PROVOCAZIONE” DI GEPPI CUCCIARI
Durante la premiazione di Dario Argento al Quirinale, dove ha ricevuto un premio speciale dei David di Donatello, Geppi Cucciari ha esordito con una battuta subito diventata virale sul web. «Dario che film horror gireresti qui al Quirinale? Considera che in questo palazzo ha giurato il Governo Conte, quindi devi superarti», ha scherzato la comica e conduttrice sarda. Prima della serata di premiazione, tutti gli attori e le maestranze candidate ai David di Donatello sono state ricevute dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’incontro è stato animato dalla vis comica di Geppi Cucciari, che ha preso di mira il regista. «Chi morirebbe? E soprattutto per mano di chi?», ha continuato Cucciari. E Dario Argento, che ha ricevuto un David alla carriera, ha mantenuto il gioco e risposto: «Non è una cosa semplicissima, ci devo pensare. Ci penserò stanotte». Del resto il regista, sceneggiatore e produttore romano è «maestro nell’arte della paura e del thriller». (agg. di Silvana Palazzo)
PREMIO SPECIALE E FRECCIATINA A…
Mentre sua figlia piangeva nel salotto di Barbara d’Urso, lui, il maestro del cinema horror, stava ritirando il suo primo David di Donatello. Eh sì, sembra uno scherzo ma non lo è perché qualsiasi cosa si voglia dire ad un maestro come Dario Argento, sicuramente la sua è arte e maestria nel suo settore, e su questo non ci piove. Ma perché la giuria e gli organizzatori della kermesse dedicata al cinema italiano ci hanno messo così tanto tempo ad accorgersene? E’ la stessa domanda che si è posto Dario Argento visto che al ritiro del suo premio ha detto: “in 40 anni di cinema questo è il mio primo David… Grazie a Piera Detassis”. La sua frase potrebbe essere un ringraziamento innocente e lecito ma altri ci hanno visto dentro la voglia di entrare un po’ in polemica con quella che era la precedente “amministrazione” del premio, o le precedenti. Piera Detassis occupa la poltrona di presidente da gennaio 2018 (prendendo il posto che fu di Giuliano Montaldo) e in un anno sono molte le cose che sono cambiate ai David di Donatello, la presenza di Dario Argento compresa, solo una coincidenza? (Hedda Hopper)
Un premio speciale e le sue paure…
Per la prima volta nella sua carriera, Dario Argento ritira il Premio speciale ai David di Donatello 2019, ma per il regista non può mancare la domanda di rito, quella che indaga sulle sue più profonde fobie. “Non ho una paura – spiega il regista – ho le paure che ha il pubblico, quelle normali, quotidiane”. Poi, però conferma di avere anche qualche paura più segreta “ma quelle non si possono raccontare: sono le paure della parte oscura, la paura del vaso di Pandora di tutte le cose terribili, tu sei in bagno e ti si rompe sul lavandino e queste paure ti prendono e ti distruggono, come nei miei film”. Per quanto riguarda invece i suoi film: “non ce n’è uno in cui mi sono impegnato meno, c’è quello che tutti conoscono in Italia, Profondo rosso, ma anche Suspiria”. Infine spiega la differenza fra thriller e horror, rivelando che “il thriller crea suspense, nell’horror succedono cose terribili”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
“Un maestro nell’arte della paura”
Dario Argento sarà uno dei premiati durante la Cerimonia per la 64a edizione dei Premi David di Donatello 2019 condotta da Carlo Conti in prima serata mercoledì 27 marzo 2019 su Raiuno. Il regista riceverà un Premio Speciale annunciato così da Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello: “Un maestro nell’arte della paura e del thriller, un esempio di cinema pop sempre linguisticamente innovativo”. A decidere di consegnare questo importantissimo e prestigioso Premio è stata non solo Piera Detassis, ma anche il Consiglio Direttivo dei David. Un premio speciale a conferma dell’innegabile talento del maestro dell’horror.
Dario Argento ai David di Donatello 2019
Il Premio Speciale David di Donatello 2019 a Dario Argento è stato così motivato dalla Presidente Piera Detassis: “Con il David Speciale a Dario Argento premiamo un maestro nell’arte della paura e del thriller, l’autore capace di suscitare, indagandoli nel profondo, i nostri atavici spaventi con uno stile personale che ha influenzato intere generazioni, unendo affondo d’autore e vocazione alla narrazione di genere. Un esempio di cinema pop sempre linguisticamente innovativo. Siamo felici e onorati di assegnargli il David di Donatello Speciale a riconoscimento di una carriera che lascia un segno profondo rossonella storia del cinema”. Del resto Dario Argento in cinquanta anni di straordinaria carriera è riuscito a creare un universo inedito e mai visto nel cinema italiano. Un regista capace di raccontare un universo emozionante e suggestivo portando il telespettatore in un mondo parallelo fatto di giallo, horror e thriller.
Il maestro dell’horror
Una carriera straordinaria quella di Dario Argento che in tutti questi anni è stato spesso oggetto di imitazioni non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo. Indimenticabili alcuni suoi lavori cinematografici considerati del cult non solo nell’ambito del cinema horror. Come dimenticare del resto capolavori del calibro di “Profondo Rosso”, “Opera”, “Tenebre” oppure la trilogia degli Animali fino a quella de Le Tre Madri. “Suspiria” è sicuramente è uno dei suoi titoli più amati, che gli ha permesso di superare i confini nazionali conquistandosi un posto di prestigio anche nel cinema internazionale. Un Premio meritatissimo che il regista ritirerà durante la cerimonia di consegna dei David di Donatello 2019.