Roberto Benigni torna in tv per un’occasione davvero speciale. Il regista e autore, infatti, durante la lunga cerimonia della 64esima edizione dei Premi David di Donatello 2019, è chiamato a premiare con il David Speciale il regista Tim Burton. Un riconoscimento importantissimo per il celebre regista, prossimamente nelle sale cinematografiche con il film live-action “Dumbo”, che riceverà il il David alla Carriera – David for Cinematic Excellence 2019. Intanto Roberto Benigni è attualmente impegnato nelle riprese di “Pinocchio”, il nuovo film di Matteo Garrone, in cui reciterà la parte di Mastro Geppetto. Proprio in questi giorni il regista ha festeggiato un anniversario davvero importante: il 21 marzo 1999 Benigni trionfava ai Premi Oscar con “La vita bella” segnando per sempre la storia del cinema italiano.
20 anni de La vita è bella
“And the Oscar goes to… Robertooo!”. Con queste parole Sophia Loren annunciava la vittoria ai Premi Oscar di Roberto Benigni pronto a regalare al pubblico del Kodak Theatre di Los Angeles uno spettacolo senza precedenti. L’attore, dopo aver saltellato tra le varie poltroncine rosse, una volta arrivato sul palco per ritirare il Premio come miglior film straniero si è lascia andare in una serie di ringraziamenti che hanno commosso tutti. “Grazie a tutti! Grazie Sophia! Lascio qui l’Oscar, ma voglio te! Vorrei baciarvi tutti” disse Benigni che, nel lungo discorso post Oscar, ricorda i tantissimi morti per l’Olocausto, ma ringrazia anche il piccolo attore Giorgio Cantarini e la famiglia. Propio ai suoi genitori va il grazie più sincero per avergli fatto conoscere la povertà. Poi sul finale cita Dante e “l’amor che move il sole e le altre stelle” dicendo: “È sempre una questione d’amore. Io sono qui perché tanta gente ha amato il mio film: l’amore è come una divinità e, a volte, se avete fede, come ogni divinità può apparire. Ecco perché voglio dedicare questo premio a mia moglie Nicoletta Braschi”.
Roberto Benigni e l’amore
Recentemente Roberto Benigni è stato ospite in tv di “Lessico Amoroso” di Massimo Recalcati dove ha parlato proprio di amore. In particolare l’attore si è soffermato sulla differenza tra amore che brucia e amore che dura: “Meglio bruciare o durare? – si domanda Benigni – Qui c’è un verso di Petrarca famoso che dice “Chi può dir’ com’egli arde è ‘n picciol foco”, cioè se uno può raccontare com’è innamorato, allora è poco innamorato. Bruciare e durare è la stessa cosa, per durare bisogna bruciare. Bisogna sempre dare parola ai poeti, perché sono i depositari delle risposte, è argomento loro. L’amore poi, che è una parola di lusso, e cos’è l’amore che dura, se l’amore debba bruciare o durare, veramente io non lo so”. Per Benigni ci sono vari tipi di amore, che spiega in maniera esaustiva: “C’è l’amore ossessivo, dell’estasi, quello romantico che vediamo da Giulietta e Romeo a Tristano e Isotta, tutto quello che vediamo prima del “e allora vissero felici e contenti”. L’attore si sofferma poi sull’amore che dura dicendo: “è quello che nessuno ci mostra, la quiete, come diceva Ungaretti: “L’amore che dura è una quiete accesa”. L’amore ossessivo è quello che fa spettacolo”.