protagonista a Le Ragazze, ha diversi decenni di successi cinematografici alle spalle, ma è ormai molto diversa da quella ragazza presente nel film La Ciociara, clicca qui per il trailer, dove vestiva i panni della figlia del personaggio di Sophia Loren, Rosetta. Un racconto di guerra e drammatico, che nella pellicola vede Rosetta vittima di violenze. E nonostante quel grande successo, la Brown ha scelto una vita di normalità da contrastare ai grandi sfarzi, anche se ha partecipato al Festival di Venezia in occasione della proiezione della copia restaurata de La Ciociara. In quegli anni, l’attrice vive tutto come un gioco. “Ho capito dello stupro solo a 14 anni”, rivela infatti a La Repubblica parlando di come Vittorio De Sica, regista del film, abbia voluto proteggere i suoi 11 anni d’età e quell’innocenza che le impediva di pensare ad una situazione simile. Nessun rimpianto tuttavia, anche se deciderà di lasciare il mondo dello spettacolo a soli diciannove anni. Un po’ perché non credeva fosse adatta per quella carriera ed anche perché i genitori, pur avendola lasciata sempre libera, non erano felici di saperla dietro la macchina da presa. E così deciderà di riprendere in mano la sua vita comune, ottenuta con forza anche grazie alle due lauree in Economia e Commercio e Lettere.
Eleonora Brown, Le Ragazze: il grande successo
Il successo per Eleonora Brown, oggi a Le Ragazze, inizierà a cavallo degli anni sessanta, un anno prima dell’inizio di quel decennio così difficile per l’universo femminile in Italia. Merito de La Ciociara, il film del ’59 che regalerà il premio Oscar a Sophia Loren, al fianco della quale si ritroverà a recitare per la prima volta. Per Vittorio De Sica è il volto giusto per la sua pellicola drammatica: la recitazione della ragazzina è così intensa che la scena dello stupro della sua Rosetta rimarrà fra i ricordi storici della cinematografia del nostro Paese. “I professori mi promuovevano senza neanche interrogarmi”, rivela diversi anni dopo parlando delle conseguenze di quel ruolo sul grande schermo. Ammirata e tenuta distante allo stesso tempo, quel privilegio diventerà per la Brown motivo di profonda solitudine. “Ci furono persino voci che volessero rapirmi per ottenere un riscatto“, rivela in una lunga intervista a Sentieri Selvaggi. Per questo le venne assegnata una guardia del corpo per un anno intero. Negli anni successivi invece sceglierà di rimanere nel cinema solo per pagarsi gli studi, grazie al doppiaggio che porterà avanti per 20 anni. Nessun senso di colpa o rimorso per aver abbandonato De Sica, il regista che l’avrebbe voluta in qualsiasi suo film. Come accadrà all’inizio della sua giovane carriera, anche se poi la Brown deciderà di seguire un’altra squadra. “La felicità che ho vissuto insieme a lui”, dice parlando del marito con cui ha vissuto un grande matrimonio, “nessun film e nessuna popolarità me la avrebbero potuta dare“.
Il possibile ritorno al cinema
Negli ultimi anni Eleonora Brown ha valutato a lungo la possibilità di ritornare al cinema, la rivedremo stasera a Le Ragazze. Ora che dalla vita ha avuto tutto ciò che avrebbe sempre desiderato, forse si sentirebbe pronta ad un grande ritorno. Lo dimostrano le tante partecipazioni alle trasmissioni televisive del nostro Paese. “Ho avuto la fortuna di incontrare Vittorio De Sica“, dice infatti in un’intervista a Nel cuore dei giorni di Tv2000. All’epoca sarà la zia a convincerla a partecipare ai casting, ma solo perché avrebbe voluto vedere dal vivo il regista. E invece De Sica sceglierà la Brown senza alcuna esitazione, convinto di aver trovato la sua Rosetta. Fra le ragazze presenti ai provini anche Raffaella Carrà, racconta l’attrice, come scoprirà in seguito. “Fu straordinaria, bravissima“, dice infatti svelando di aver visto i provini solo perché De Sica cercava di convincere suo padre a lasciarla partecipare al film. “Questa bambina parla con gli occhi”, dirà infatti il regista, colpito dallo sguardo dell’undicenne Brown. Sul set, De Sica si è sempre comportato da papà nei suoi confronti. Tuttavia, per convincerla a piangere durante la scena di violenza de La Ciociara, arriverà a dirle che i suoi genitori erano morti in Africa. All’epoca, la Brown dovrà ricevere la certezza che l’incidente fosse solo una finzione, per riuscire a tornare sul set.