“Rocky”
ha ricevuto recensioni positive al momento del suo rilascio. Roger Ebert del Chicago Sun-Times gli ha dato 4 stelle su 4 dicendo che Stallone gli ha ricordato “il giovane Marlon Brando”. Il film, tuttavia, non sfuggì alle critiche. Vincent Canby, del New York Times, liquidò la recitazione di Stallone e la regia di John G. Avildsen, definendo quest’ultima “non troppo decisiva” [45]. Andrew Sarris ha trovato ingiusto il paragone con i film di Capra che “proiettavano più disperazione in profondità”. Nel 2006, “Rocky” è stato selezionato per la conservazione nel National Film Registry degli Stati Uniti dalla Biblioteca del Congresso come “culturalmente, storicamente o esteticamente significativo”. Ricordiamo che “Rocky”, clicca qui per vedere il trailer, andrà in onda su Rai Movie a partire delle 21.10 ma sarà possibile vederlo anche sintonizzando i propri dispositivi mobile a Rai Play, cliccando qui.
ROCKY, LE CURIOSITA’ DEL FILM
La prima serata di Rai Movie di oggi, sabato 24 novembre 2018, si apre al suo pubblico con la pellicola sportiva e drammatica realizzata nel 1976 negli Stati Uniti d’America con alla regia John G. Avildsen, mentre il soggetto e la sceneggiatura sono stati scritti da Sylvester Stallone e la produzione curata da Irwin Winkler e Robert Chartoff. Il montaggio è stato eseguito da Scott Conrad con gli effetti speciali di Garrett Brown e le musiche di Bill Conti. Pellicola che non solo ha lanciato nel mondo dello spettacolo Stallone ma è stata l’inizio della saga di Rocky Balboa, una saga che negli anni successivi ha riscosso notevole successo di pubblico. La pellicola nasce da una visione casuale, quella che Stallone ebbe dell’incontro tra Muhammad Ali e Chuck Wepner, quest’ultimo era di fatto sconosciuto agli amanti del pugilato, ma con la sua resistenza conquisto l’immaginario collettivo americano. Il film alla sua uscita fu colpito dagli strali della censura per le tante scene di violenza proprie di un combattimento di boxe, il grande successo, (basti pensare che conquistò tre premi Oscar) lo rese uno dei film più amati dell’intera storia cinematografica mondiale. La pellicola fu inoltre una di quelle che incasso di più relativamente al basso costo di produzione, le spese furono infatti inferiori al milione di dollari, gli incassi ampiamente superiori ai duecento.
NEL CAST ANCHE TALIA SHIRE
Il film Rocky va in onda su Rai Movie oggi, sabato 24 novembre 2018, alle ore 21,10. La pellicola del 1976 vede la presenza di un giovanissimo Sylvester Stallone ha di fatto lanciato nel mondo dello spettacolo il grande attore americano. Il film prodotto da due agenzie di produzione semi sconosciute (United Artists, Chartoff-Winkler Productions) si poggia su un soggetto scritto dallo stesso Stallone, l’attore ha fornito la sua opera anche come sceneggiatore della pellicola. Oltre a Sylvester Stallone, da sottolineare la presenza all’interno del cast di attori di Talia Shire che interpreta la fidanzata del pugile, quell’Adriana che è diventata un vero e proprio simbolo dell’amore sportivo. Ma vediamo insieme la trama del film nel dettaglio.
ROCKY, LA TRAMA DEL FILM
La trama si esplica a Filadelfia nel 1975 dove un pugile trentenne viene di fatto pungolato nell’orgoglio dal suo allenatore, Mickey Goldmill. Il pugile è l’italo americano Rocky Balboa che da un giorno all’altro si trova con l’armadietto “sequestrato”. Rocky vive in una casa fatiscente e l’unico lavoro che riesce a rimediare è quello di esattore del pizzo per conto del boss locale tale Tony Gasco. A causa dell’amicizia dell’aspirante pugile con Paulie Pennino, Balboa conosce la sorella di quest’ultimo e se ne innamora. Nel frattempo Apollo Creed cerca uno sfidante a caso trovandolo proprio nello stallone italiano. Saputo dell’incontro Balboa convince il suo vecchio allenatore a fargli da secondo, Mickey accetta solo a patto che Rocky si prepari al meglio per l’incontro. Arriva il giorno dell’incontro e il pugile con origini italiane ha il solo obiettivo di rimanere sul ring fino alla quindicesima ripresa, cosa che non era riuscito a nessun altro sfidante di Apollo. La salita sul ring da parte del campione mondiale, che con presunzione mette in palio la cintura, è spettacolare, il pugile di colore omaggia gli Stati Uniti stante la ricorrenza del Bicentenario dell’unione, il semi sconosciuto Balboa è invece accolto solamente con qualche timido applauso. L’incontro vede il pugile dilettante tener testa a quello professionista, con Apollo stupito dalla resistenza dell’italiano. Alla 14^ ripresa Rocky cade al tappeto ma sentendo la vicinanza del pubblico, conquistato dalla sua resistenza e dalla sua caparbietà, riesce seppur esausto a rialzarsi e a iniziare l’ultima ripresa. La 15^ vede uno scambio senza soluzione di continuità di pugni da parte dei due pugili, anche Apollo è stanchissimo e in una fase rischia persino di finire KO. L’incontro finisce ai punti e vede la vittoria di misura del campione del mondo che cosi conserva il titolo. La folla però è praticamente tutta schierata verso Balboa, con il pubblico che lo acclama a gran voce. Il finale è dedicato all’urlo liberatorio dell’italo-americano, egli infatti dopo aver allontanando i giornalisti sale sul ring e seppur con il volto sfigurato non esita a chiamare a gran voce la sua Adriana.