Per la critica il successo del film “Piedone a Hong Kong” è dovuto al suo protagonista: “Il divertente Bud Spencer in una cornice di paesi d’oriente; quando però mancano le trovate il film si regge sulle spalle del protagonista”, ha scritto Telesette. Segnalazione cinematografiche ha lodato il cast: “La vistosa presenza fisica di Bud Spencer riempie di simpatia e bonarietà tutta la vicenda. Anche le figure minori sono molto ben curate: Giannarino finto cieco, padre di 15 figli; la pescivendola che contrabbanda sigarette; il napoletano ‘mani d’oro’, specialista nello sfilare portafogli…”. Ricordiamo che “Piedone a Hong Kong”, clicca qui per vedere una scena del film, andrà in onda sul Nove a partire delle 21.25 ma sarà possibile vederlo anche sintonizzando i propri dispositivi mobile a dPlay, cliccando qui.
ALLA REGIA STENO
Il film Piedone a Hong Kong va in onda su Canale Nove oggi, domenica 25 novembre 2018, alle ore 21,25. Una pellicola di produzione italiana datata 1975, ascrivibile al genere delle commedie all’italiana con alcune connotazioni poliziesche e vede come attore protagonista l’indimenticabile Bud Spencer, egli è affiancato da Al Lettieri che interpreta il personaggio di Frank Barella. Piedone a Hong Kong è stato diretto da Steno, di Lucio De Caro invece il soggetto e la bella sceneggiatura. Ma ecco adesso nel dettaglio la trama del film.
PIEDONE A HONG KONG, LA TRAMA DEL FILM
La polizia di Napoli collabora con l’antidroga americana, insieme decidono di organizzare un’operazione tendente all’arresto di Willy Pastrone, un boss partenopeo che detiene il mercato degli stupefacenti partenopei. La retata organizzata dall’Ispettore Rizzo e dal funzionario USA Sam Accardo fallisce miseramente. Rizzo decide allora di recarsi a casa di Pastrone per interrogarlo. La “chiacchierata” non potrà però avvenire stante che il criminale viene ritrovato morto, ucciso a botte con i segni evidenti dei calci e dei pugni su tutto il corpo. Visti i metodi di interrogatorio molto rudi usati nel passato da Rizzo, il funzionario viene immediatamente messo sotto inchiesta. Rizzo non demorde e capisce che c’è sicuramente una talpa nella polizia e inizia nonostante gli ordini dei superiori un’indagine parallela. Nella sua ricerca della verità Rizzo si fa aiutare dal criminale (che in verità è un agente sotto copertura americano) Frank Barella e da Tom Ferramenti. Il poliziotto campano vede confermati i suoi sospetti sulla talpa e decide di partire per il medio oriente allo scopo di smascherarla. Arrivato a Hong Kong l’agente napoletano da il meglio di se, prima ottiene la collaborazione di un piccolo bambino la cui madre era stata uccisa prima di essere interrogata dalle forze dell’ordine. Grazie soprattutto alle sue dritte Rizzo a suon di pugni risale nella ricerca della verità, e alla fine scopre che il poliziotto traditore era proprio quel Sam Accardo mandato dalla narcotici a stelle e strisce per sconfiggere il crimine in Italia.