Il film “Il padrino” fu premiato con tre premi Oscar, su 10 nomination totali: miglior film, miglior attore protagonista a Marlon Brando (che rifiutò di ritirare il premio durante la cerimonia) e miglior sceneggiatura non originale a Francis Ford Coppola e Mario Puzo. Al posto dello scrittore americano, ritirò il premio la figlia Dorothy Ann: “Mio padre vorrebbe ringraziare l’Accademia per questo grande onore. Vorrei ringraziare mio padre e vorrei che fosse qui ora per accettare questo onore. Grazie mille”. Al suo fianco il regista Francis Ford Coppola: “Innanzitutto, vorrei ringraziare Peter Bart, che è stato responsabile di avermi dato questo lavoro in primo luogo, che mi ha salvato dalla mia meravigliosa, romantica avventura finanziaria a San Francisco, che vive ancora. E poi vorrei ringraziare Bob Towne che ha scritto la bellissima scena tra Marlon e Al Pacino in giardino… Infine vorrei dire che il miglior premio per un regista è vedere tre dei suoi migliori amici e attori – Jimmy Caan, Al Pacino e Bobby Duvall – nominati nella stessa categoria. Grazie mille”, è stato il suo discorso di ringraziamento. Ricordiamo che “Il padrino”, clicca qui per vedere una scena del film, andrà in onda su Rete 4 partire dalle 21.15 ma sarà possibile vederlo anche in streaming grazie al portale di Mediaset, sui propri dispositivi mobile cliccando qui.



NEL CAST MARLON BRANDO

Questa sera

, sabato 1 dicembre 2018, alle ore 21,30 su Rete 4 va in onda il film “Il padrino”, primo adattamento cinematografico dell’opera di Mario Puzo. Alla regia troviamo Francis Ford Coppola mentre nel cast spicca, per onore di firma, bravura, classe, personaggio indimenticabile nella mimica e nella recitazione, il ruolo del padre, il capostipite della famiglia, quel Don Vito Corleone magistralmente interpretato da Marlon Brando, un ruolo che lo portò in trionfo nella notte degli Oscar a vincere la statuetta come Miglior attore protagonista. Ma adesso, senza allungarci troppo nelle presentazioni, vediamo nel dettaglio la trama del film.



IL PADRINO, LA TRAMA DEL FILM

Siamo alla fine della Seconda Guerra Mondiale e Don Vito Corleone, nel momento in cui giunge come emigrato dalla cittadina in provincia di Palermo, (solamente Vito Corleone, il titolo di padrino arriverà negli anni), è un giovane di belle speranze come tanti italiani giunti a New York seguendo un sogno in divenire. Anno dopo anno però incrocia il crimine, la malavita organizzata, il gioco d’azzardo, il racket dei sindacati, l’estorsione e si conquista un posto d’onore nei clan mafiosi divenendo a sua volta riconosciuto come capo. Ora ha al suo fianco i due figli maggiori, Santino, detto Sonny, e Fredo, (il grande attore John Cazale, scomparso prematuramente durante la sua fase ascendente come attore che lo volle anche nel cast de ‘Il cacciatore’). Ora Vito è divenuto ‘Don’, un padrino, un uomo al quale si bacia l’anello in segno di riverenza e sottomissione, capo di un vasto clan, onorato e rispettato dalle migliori e maggiori famiglie mafiose americane e per lo sposalizio della figlia Connie tutta la Sicilia e la Napoli della malavita emigrata è nella sontuosa villa del boss, ma iniziano a farsi notare alcuni personaggi che lo vorrebbero spodestare perché non lo riconoscono più come capo. Da lì, i Corleone inizieranno a fare sentire la loro voce e quella delle loro pistole…



IL TRAILER DEL FILM