Massimiliano Bruno è il regista di “Viva l’Italia”, film costruito attraverso la lettura degli articoli della Costituzione. Intervistato da EveryEye , il regista ha spiegato come è nato il film: “Si tratta di un’idea venuta a sceneggiatura già in corso. Io e lo sceneggiatore Edoardo Falcone conosciamo molto bene la Costituzione, in quanto abbiamo studiato entrambi giurisprudenza all’Università, quindi ho deciso di leggerla io nel film e di usarla come escamotage per il discorso finale del politico”. Michele Placido, invece ha spiegato a quali politici si è ispirato per il suo personaggio: “Sul piano politico sono un cittadino mediocre, quindi subisco il fascino dei politici, come quelli che parlano male di Berlusconi, poi, magari, quando lo incontrano lo salutano e abbracciano… Quindi, per il mio personaggio ho veramente pensato a tutti, perché non si salva nessuno”. Ricordiamo che il film “Viva l’Italia”, clicca qui per vedere il trailer, andrà in onda su Rai 3 a partire delle 21.15 ma sarà possibile vederlo anche sintonizzando i propri dispositivi mobile a Rai Play, cliccando qui. (agg. di Matteo Fantozzi)
CURIOSITÀ SULLA PELLICOLA
La pellicola Viva l’Italia è stata diretta da Massimiliano Bruno che ne ha curato anche soggetto e sceneggiatura con Edoardo Falcone mentre la produzione è stata firmata da Fulvio e Federica Lucisano. Le case di produzione che hanno fatto parte del progetto sono invece Italian International Film e Rai Cinema in collaborazione con Banca Popolare di Sondrio, la distribuzione è stata eseguita dalla 01 Distribution. Il montaggio è stato realizzato da Patrizio Marone con le musiche della colonna sonora che sono state composte da Giuliano Taviani e Carmelo Travia. Nel 2013 ai David di Donatello il film ha ottenuto la nomination per la miglior attrice non protagonista con Ambra Angiolini ed anche un’altra nomination per il David giovani a Massimiliano Bruno. Il film ha anche collezionato riconoscimenti e menzioni anche da parte della Commissione per la Cinematografia della Direzione Generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Anche se molto romanzato per trasformarlo in commedia il film vuole sottolineare l’importanza dei collaboratori di giustizia nella politica, per smascherare un mondo che purtroppo è fatto di arrivisti disposti anche alla corruzione pur di raggiungere i loro obbiettivi personali.
NEL CAST MICHELE PLACIDO
Viva l’Italia
è un film del 2012 è una commedia che aiuta molto a riflettere sulla vita dei politici, abituati ad avere dei privilegi sempre per loro e la famiglia, anche a costo di scavalcare altre persone. Il cast vede molti nomi tra i più blasonati, partendo dal protagonista principale, ovvero il politico sulla quale ruota attorno tutta la trama del film, magistralmente interpretato da Michele Placido, per poi passare ad altri attori di fama mondiale come Raoul Bova, Ambra Angiolini, Rocco Papaleo, Alessandro Gassmann, Maurizio Mattioli e molti altri. Questo film andrà in onda su Rai 3 alle ore 21,20 di questa sera 25 gennaio, per chi ama le commedie è un appuntamento da non perdere. Diretto da Massimiliano Bruno, che nella scenografia e nei soggetti ha potuto vantare supporto e collaborazione di Edoardo Falcone. Tanti attori per una commedia che resta sempre attuale, che narra di come la politica possa completamente traviare le persone che restano appese alla loro voglia smodata di fare successo a tutti i costi. Ma adesso ecco a voi nel dettaglio la trama del film.
VIVA L’ITALIA, LA TRAMA DEL FILM
Michele è un politico molto famoso, del partito Viva l’Italia, che ha come obbiettivo principale quello di sistemare se stesso ed i figli costi quel che costi. Uno dei figli, Valerio, è direttore di un’azienda, dove tutti ben sanno che è arrivato al suo ruolo solo grazie al padre e che sta con una moglie che lo tradisce e un figlio che lo odia. La figlia Susanna è attrice di fiction televisive, anche se ha grossi problemi con la dizione e tutti sanno che è arrivata ai ruoli importanti solo grazie alle fatiche del manager che viene pagato dal padre. Riccardo è il figlio medico, che lavora in un ospedale con reparti fatiscenti e pochi pazienti, tutto per colpa del primario che naturalmente predilige la sua clinica privata.
Michele tradisce la moglie spesso, e un giorno mentre si intrattiene con una delle sue amanti viene colto da ictus, per fortuna non rimane paralizzato ma la parte del cervello che regola i freni inibitori viene lesionata, quindi inizia a dire sempre quello che realmente pensa. Confessa subito di essere sempre stato privilegiato per il suo ruolo e dice alla moglie di tradirla regolarmente, lei si allontana subito da lui. Ma anche i figli vengono a scoprire che dietro le loro vite ci sono bugie enormi e lo spettro del padre che ha in qualche modo manipolato il loro futuro. Valerio scopre i tradimenti della moglie e la lascia, e riesce anche a riscattarsi sul lavoro e a farsi rispettare dal figlio, Riccardo fa un nuovo concorso e riesce a crearsi un lavoro con le sue forse e Susanna studia dizione e riesce da sola a trovare ottimi ingaggi. In conclusione Michele diventerà il primo pentito politico che racconterà ai magistrati molti magheggi dei politici corrotti per raggiungere obbiettivi personali. Una commedia che fa molto riflettere sulla classe politica ed i loro privilegi.