Imma Battaglia ed Eva Grimaldi oggi spose. Le due innamorate, si sono già scambiate delle commoventi e romantiche promesse di matrimonio, in attesa di celebrarlo proprio nel corso della giornata. Dopo 8 anni di fidanzamento e amore, la coppia simbolo in Italia del movimento LGBT, festeggerà in compagnia degli amici in un resort in campagna alle porte di Roma. L’evento sarà ricchissimo di invitati, circa 230, e con cinque testimoni d’eccezione tra cui Gabriel Garko, colui con cui Eva Grimaldi ha avuto in passato una lunga relazione amorosa. A pochissime ore dal romantico “sì”, proprio Eva ha voluto condividere un messaggio pubblico su Instagram dedicato alla sua promessa sposa. “Probabilmente a quest’ora il mondo dorme ancora, ed io vorrei fargli sentire ciò che ho nel cuore. Imma, ti amo! Sei la persona che ho scelto, quella che, tra poche ore, sarà mia “Moglie”. E non mi importa se sarà dura, difficile, se dovremo combattere contro ignoranza e odio. Non mi importa perché, in fondo, come mi hai insegnato tu, l’Amore vincerà sempre su tutto. A tra poco, amore mio #LePromesseSpose”.
Imma Battaglia ed Eva Grimaldi oggi spose
Dopo il messaggio d’amore di Eva Grimaldi, questa mattina anche Imma Battaglia ha voluto rivelare le sue romantiche parole d’amore. “Prima di te, mai avrei pensato di farlo. Eppure, siamo arrivate ad oggi è, tra poche ore, ci diremo “Sì”. Abbiamo pensato a questo momento tante volte, immaginandoci cosa sarebbe successo. Oggi, nonostante tutti i piani, la cosa più importante per me sei tu! A tra poco, Cimabue. E, per risponderti… Ti amo!”. L’attivista si è confidata anche tra le pagine del Corriere della Sera, dove ha raccontato la relazione con Eva, portata avanti tra infiniti pregiudizi e ancora tanta strada da fare per tutto il movimento. “L’unione civile? Ci siamo arrivate da due strade completamente diverse. Sicuramente il punto di partenza comune è quello di amarci e stare bene insieme. […] Avevo vent’anni, era l′80, ero all’Università. Avevo un fidanzato, ma mi ero accorta di essere innamorata come una teenager, di un’amica con cui studiavo matematica. […] Vivevo a Portici e non conoscevo nessun omosessuale. Sentivo queste emozioni fortissime, ma ne avevo paura come ne aveva lei”.