Milena Miconi si sposa, dopo 18 anni di convivenza e due figlie con Mauro Graiani. Ai microfoni di Radio Rai 2 durante la trasmissione I Lunatici questa ha sottolineato: “Mi sposo dopo 18 anni di convivenza e due figlie abbiamo deciso di sposarci. Doveva essere una cosa solo per noi, privata, dovevamo semplicemente andare a mettere una firma. Poi piano piano ha montato tutto come la panna. Sono molto semplice nelle mie cose, non amo festeggiare per me, per gli altri sì per me no. Mi imbarazzo“. Sicuramente per lei è un momento molto importante e più volte di recente ne ha parlato soprattutto nei salotti di Barbara D’Urso dove comunque ha confermato come l’intenzione è quella di non fare le cose in grande, ma di godersi questa salita sull’altare con i suoi cari. La donna si è innamorata diversi anni fa di Mauro Graiani con il quale però non c’è stata la necessità di mettere una firma, fino ad ora quando i due hanno deciso di vivere un momento intenso e pieno di emozioni.
Milena Miconi si sposa, la sua carriera
Il matrimonio di Milena Miconi ci porta a raccontare la sua carriera e come farlo meglio che con le sue parole, visto che ha parlato a Rai Radio 2 durante il programma I Lunatici. La donna ha specificata: “Da donna non avevo un’idea precisa di quello che volessi fare, per quello poi mi sono ritrovata a vivere un mestiere particolare”. Specificava che il suo sogno era quello di andare alla ricerca di qualcosa che potesse cambiarle la vita. Così ha iniziato a lavorare come modella e poi per uno stilista. Spiega: “Il primo step è stato quello dei fotoromanzi alla fine degli anni ottanta che mi hanno dato popolarità. Eravamo delle star perché non esistevano le soap. Poi è arrivato il bagaglino, la tv e il grande pubblico. Faceamo otto milioni di telespettatori, oggi non esistono questi numeri. Poi è arrivato Don Matteo dove ho interpretato il Sindaco di Gubbio che alla fine si fidanza col personaggio di Flavio Insinna”.
L’opinione sul #MeToo
Milena Miconi però a Rai Radio 2 non ha parlato solo del suo matrimonio, ma anche del #MeToo argomento sempre e comunque molto delicato. Ha specificato: “Quando è esploso ho pensato sicuramente che quando ci sono violenze bisogna denunciarle. Credo però che la violenza e le avance siano due cose diverse. Ci vado piano perché sono cose molto delicate“. Da Harvey Weinstein alle polemiche legate a Fausto Brizzi si è iniziato a parlare molto anche nel nostro paese di questo movimento. La Miconi va a specificare: “Un sacco di gente ha parlato anche quando non ce n’era bisogno. Non dico però che non ci sia stata una violenza psicologica, non voglio dire che chi ha denunciato non abbia detto la verità”.