Il maestro Ennio Morricone non ci sta e ospite a Che tempo che fa ieri sera ha detto la sua su quanto è stato detto nei giorni scorsi su Tarantino. A quanto pare sembra che l’intera intervista è stata inventata e non solo le parole che avrebbe detto sul regista. Morricone smentisce in tv senza sé e senza ma e proprio nel salotto di Fabio Fazio, in occasione dei suoi novant’anni, ha voluto chiarire questa cosa che lo ha un po’ imbarazzato nei giorni scorsi: “Darò mandato ai miei avvocati di denunciare la rivista e il giornalista di cui ignoro nome e volto. Mai incontrato”. Il maestro si è detto davvero adirato “non capisco come certe cose possano accadere nel giornalismo” ha ribadito esterefatto per quello che ha visto e sentito: “Stamattina mi ha chiamato per informarmi di questa vicenda il mio amico Giuseppe Tornatore, ma sono letteralmente caduto dalle nuvole”. A quanto pare è tutto bene quel che finisce bene e il maestro ha detto categoricamente no a quello che tutti hanno insinuato in questi giorni. Sentiremo ancora parlare dell’argomento? (Hedda Hopper)



LE PAROLE DEL MAESTRO

Ennio Morricone, uno dei maestri della musica italiana famoso in tutto il mondo, dopo aver compiuto 90 anni lo scorso 10 novembre, ieri, ha ricevuto un meraviglioso omaggio alla carriera nel corso della trasmissione Che tempo che fa. Con la sua arte, Morricone ha scritto pagine importanti per la musica e il cinema italiano componendo dei veri capolavori che resteranno per sempre nella storia della musica. Nonostante il grande successo, Ennio Morricone è sempre rimasto con i piedi per terra dedicando la propria vita alla musica. Un omaggio doveroso quello che la trasmissione di Raiuno, condotta da Fabio Fazio, ha voluto fare al maestro. “Toccante e commovente”, “La semplicità che solo i grandi hanno. Orgoglio italiano…”, “Uno dei piu’ potenti compositori della musica italiana…ecco in questo caso sono orgogliosa di essere italiana…auguri maestro ed attendo ancora tanta bella musica da lei”, scrivono i fans sui social. Cliccate qui per vedere il video (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



“MAI DETTO CHE TARANTINO E’ UN CRETINO”

Ennio Morricone non è un musicista ispirato, ma un artigiano della materia. E’ così che Giuseppe Tornatore lo descrive (e noi ci fidiamo). “Avere davanti Tornatore e Morricone è l’esempio pratico di ciò che possiamo fare. Un esempio di una bellezza incredibile”. Ennio sorride quando gli si fa un regalo: una sua caricatura in versione “Topolino”. Un po’ pop, non trova? E’ il pretesto giusto per fare una digressione. “La musica pop esiste, e funziona bene quando chi la esigue è di un certo livello. Certi strumenti fanno una caciara…”. Uno strumento che ama molto è l’organo. “Quello vero però, a cinque tastiere”. L’unione di certi suoni è “straordinaria”. “Io non ho fatto nessuna intervista sul conto di Tarantino. Sono bugie”. Elisa entra in studio per salutare Ennio Morricone. Lo fa con in mano una rosa, che il maestro rifiuta. E restituisce alla mittente: che galanteria! [agg. di Rossella Pastore]



GLI ULTIMI LAVORI

Sono 90 anni unici e irripetibili quelli di Ennio Morricone, non uomo comune, soprattutto l’uomo delle “musiche del cinema”, il compositore che con la sua fantasia ha di fatto inventato un genere, quello degli “spaghetti western“. E come sanno fare soltanto i più grandi, il maestro Morricone ha messo d’accordo tutti quanti: dai più giovani ai più anziani, generazioni che più diverse non potrebbero essere, accomunate dalla stima per questo compositore geniale e versatile, sempre attuale come le cose belle, che non passano mai di moda. Idolo degli idoli: Morricone è il mito di The Edge, chitarrista degli U2, è l’uomo omaggiato da gruppi internazionali come i Metallica e i Ramones, è il punto di riferimento di un regista come Quentin Tarantino, che dal suo sapere musicale ha attinto due volte, per “Kill Bill” e per The Hateful 8. Quest’ultimo il film che ha chiuso il cerchio, quello la cui colonna sonora nel 2007 è valsa a Morricone il primo Premio Oscar dopo cinque nomination. Non che servisse quello per coronare la sua straordinaria carriera, ma sarebbe stato come se Leo Messi non avesse mai vinto un Pallone d’Oro. Impossibile.

ENNIO MORRICONE A CHE TEMPO CHE FA, L’AMICIZIA CON SERGIO LEONE

Come accade per tutti i geni, anche Ennio Morricone alterna un lato pubblico da dominus delle scene internazionali a livello musicale che si oppone ad una sfera privata che tutto suggerirebbe meno che il ritratto di un divo. Nella sua casa di Roma, per dire, Morricone ha celebrato i suoi 90 anni: l’abitazione in cui vive con l’adorata Maria, quella che lascia sempre malvolentieri e all’interno della quale ha partorito le melodie che gli sono valsi la definizione di immortale. Una sorta di “tana” che, come riporta Rai News, tra pochi giorni lascerà per celebrare a Parigi quel Sergio Leone che di fatto resta il regista della sua vita. Un sodalizio impossibile da sciogliere, nato tra i banchi delle scuole elementari e culminato in due film eterni come “Per un pugno di dollari” e “C’era una volta in America“. Capolavori cinematografici e musicali, dove il binomio tra narrazione e melodia non è scindibile, come del resto l’amicizia tra i due, che non verrà mai meno.

OLTRE 500 MELODIE

Dell’inesauribile talento di Ennio Morricone dice forse il numero di componimenti da lui firmati: più di 500 melodie tra cinema e tv, senza disdegnare la musica pop per pezzi da novanta come Mina. E chissà a quali di questi capolavoro darà spazio Fabio Fazio nella puntata di oggi di Che tempo che fa in onda su Rai Uno che vedrà ospite il maestro Morricone all’indomani del suo 90esimo compleanno. Sarà forse l’occasione per carpire almeno in parte cosa muove l’animo di un’artista inconfondibile ma mai banale, che dalla sua grande cultura classica ha saputo spaziare in tutti gli stili musicali senza mai scendere a compromessi al ribasso. Perché, come disse una volta lo stesso Morricone, “ogni volta cerco di realizzare una colonna sonora che piaccia sia al regista, sia al pubblico, ma soprattutto deve piacere anche a me, perché altrimenti non sono contento. Io devo essere contento prima del regista. Non posso tradire la mia musica“.