A Che tempo che fa arriva una coppia storica della comicità italiana. Il loro nuovo lavoro s’intitola Amici come prima, e suggerisce che Boldi e De Sica sono tornati insieme. “Finalmente il Natale ha di nuovo senso”, scherza Massimo. Poi si scusa: “E’ una battuta, una battuta”. Passiamo invece alle cose serie: “Non è vero che abbiamo litigato. Massimo è la mia Ginger Rogers: ballo benissimo con lui”. I due si conoscono “da prima del cinema”. “Una volta cantavo nei locali”, racconta Christian. E la regia manda a tutto schermo la foto dei loro inizi. Boldi, nello specifico, è preso di mira dal compare: “Guarda che c’avevi! C’avevi ‘n’ascella in testa”. I capelli, una volta, c’erano eccome. Adesso va un po’ peggio: “Però nel film porto il parrucchino”, scherza. Carlo Vanzina fu il primo a notarli. Lo stesso Vanzina, peraltro, li “sposò” artisticamente. Carlo ci vide lungo: è un sodalizio che dura ancor oggi. [agg. di Rossella Pastore]



RISATE ASSICURATE

Massimo Boldi e Christian De Sica di nuovo insieme: non solo al botteghino, ma anche da Fabio Fazio, di cui saranno ospiti nella puntata di oggi di Che tempo che fa. Rai Uno celebrerà dunque una delle “reunion” più invocate della storia del cinema italiano, quella tra i due campioni assoluti dei cinepanettoni. E non sembra essere un caso che la nuova fatica cinematografica dei due, a 13 anni dall’ultima volta insieme (Natale a Miami del 2005), sia intitolata “Amici come prima”. Nel film, che uscirà nelle sale il prossimo 19 dicembre e si appresta a dominare gli incassi di Natale, De Sica farà la parte di un direttore di albergo di lusso a Milano, licenziato dopo l’arrivo dei nuovi soci cinesi dalla figlia dello storico proprietario, Massimo Boldi. Quando scoprirà che la donna è in cerca di una badante per il papà, l’ex “direttore” De Sica deciderà – tra spassosi imprevisti – di candidarsi al ruolo di “dama di compagnia” del proprietario Boldi. Le risate sono assicurate…



MASSIMO BOLDI E CHRISTIAN DE SICA, “AMICI COME PRIMA” ANCHE NELLA VITA

Ma chissà se Fabio Fazio a Che tempo che fa si azzarderà ad incrinare anche solo per qualche secondo il ritrovato idillio tra Massimo Boldi e Christian De Sica chiedendo il perché di una separazione durata 13 anni che ha fatto tanto soffrire i fan di una delle coppie comiche più amate di sempre. L’estate scorsa, quando ancora erano impegnati sul set per le riprese, intervistati da Tv Sorrisi e Canzoni gli attori sminuirono l’accaduto. Boldi la buttò in confusione: “Ma non abbiamo litigato! Christian, diglielo anche tu!”. De Sica entrò un po’ di più nei dettagli adducendo come motivo della loro separazione “semplici” ragioni contrattuali: “Non si è trattato di un litigio tra noi due. Il fatto è che lui firmò un contratto con la casa di produzione Medusa mentre io rimasi con Aurelio De Laurentiis. Questo di fatto impedì per molti anni che girassimo un film assieme, ma il rapporto personale tra di noi non ne fu danneggiato“.



“ECCO PERCHE’ SIAMO TORNATI A LAVORARE INSIEME”

Ma se i due – come sostengono – non hanno mai litigato, cos’è dovuto succedere perché le strade di Massimo Boldi e Christian De Sica tornassero ad incrociarsi? Lo scopriremo a Che tempo che fa, intanto però nell’intervista estiva di Tv Sorrisi e Canzoni, De Sica ha spiegato: “È dovuto succedere un piccolo miracolo. Era da tempo che Massimo mi chiedeva di fare qualcosa insieme e io stavo cercando di scrivere un film. Ma stavo lavorando a un testo dal tono drammatico. Poi, anche su richiesta della casa di produzione, la sceneggiatura ha virato più sui toni della commedia e il personaggio che si è delineato sembrava cucito addosso a Massimo. A quel punto era fatta“. De Sica ha ammesso che il sodalizio è solido anche lontano dalla macchina da presa: “Certo, si va a cena, si sta insieme, le nostre figlie sono amiche, così quando giriamo un film non ci sembra neanche di lavorare“. La buona notizia per tutti i fan è che i due non escludono di riaprire un nuovo ciclo all’insegna dei “cinepanettoni”. Boldi in questo senso è stato chiaro:”Lo speriamo molto, se il pubblico mostra di gradire noi non ci tiriamo di certo indietro”.