Il faccia a faccia con Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo si apre con l’audio dell’intercettazione. “Magari morisse”, dice un carabiniere della stazione Appia. Inizia l’avv. Anselmo: “Questa frase è stata pronunciata a pestaggio già avvenuto. E’ questa la cosa che fa più male”. La famiglia ha collaborato fino all’ultimo con le forze dell’ordine: “Poco dopo la scomparsa, i suoi genitori hanno rinvenuto della droga in casa. Pensi che l’hanno regolarmente denunciata”. E non c’è da stupirsi: Ilaria, i fratelli e i suoi genitori sono delle persone perbene. “La scelta di mostrare le foto è stata sofferta. La mattina dell’autopsia, telefonai all’avvocato. Gli spiegai rapidamente cos’era accaduto, e mi consigliò subito di fare le foto. Io pensai: ‘So’ strani sti’ avvocati del Nord. Che senso ha tutto questo?'”. Ma poi lo capì: “Fu solo la prima delle tante intuizioni geniali. Adesso Ilaria ha paura: “Sui social ci insultano continuamente, ma noi non siamo il partito ‘antipolizia’”. E’ ovvio: se Ilaria e Fabio non credessero nella giustizia, non starebbero nemmeno a discuterne. [agg. di Rossella Pastore]



Il premio Antigone

Ilaria Cucchi torna in tv nel programma “Che tempo che fa” condotto da Fabio Fazio. La sorella di Stefano Cucchi sarà protagonista in studio di una speciale intervista in cui parlerà del fratello e delle novità sulla vicenda. Intanto in questi giorni Ilaria ha ricevuto il premio Antigone nell’ambito del film festival sui diritti umani. Ecco le parole pronunciate dalla sorella di Stefano Cucchi dopo aver ricevuto il premio: “Ci sono tanti casi come quello di mio fratello, questo premio è dedicato a lui ma anche ai tanti Stefano Cucchi di cui non sentiremo mai parlare perché gli ultimi non hanno voce”. Per Ilaria ricevere questo premio è stata: “un’emozione indescrivibile ricevere questo premio, un importante riconoscimento per battaglia di civiltà che ho deciso di portare avanti un attimo dopo la morte di Stefano, un modo per tenerlo ancora con me e per dare un senso a quella morte assurda“.

Siamo in una fase diversa

La vicenda della morte di Stefano Cucchi è arrivata finalmente ad una svolta. Ilaria Cucchi al termine del Premio Nazionale Paolo Borsellino ha dichiarato: “mi sento per la prima volta di potermi alzare la mattina senza l’esigenza di dovere chiedere scusa a mio fratello“. La svolta nelle indagini e la confessione choc del carabiniere ha permesso di arrivare ad una fase diversa, una fase in cui “finalmente la giustizia sta facendo il suo corso” ha detto la Cucchi. La donna ha poi ribadito: “siamo andati avanti continuando a credere nelle istituzioni, e credo che ciò che abbiamo fatto in questi anni sia la dimostrazione che noi siamo una famiglia perbene e che merita rispetto“. Ilaria Cucchi ha portato e lo sta facendo tutt’ora avanti una battaglia sulle sue spalle, mettendo da parte l’immenso dolore per la perdita di un fratello. Un dolore che le è stato inflitto da uomini appartenenti allo Stato. Intanto con una lettera pubblicata da Repubblica, Giovanni Nistri, comandante generale dei Carabinieri, ha dichiarato che i colpevoli della morte di Stefano Cucchi non indosseranno mai più la divisa.

Tessera dell’ANPI

Intanto Ilaria Cucchi prossimamente riceverà la tessera ad honorem dell’ANPI per Mimmo Lucano. La consegna si svolgerà il prossimo 17 novembre alle ore 16.oo a Torino presso la Sala concerti del Conservatorio statale di musica Giuseppe Verdi. La tessera ad honorem sarà consegnata per il grandissimo impegno che Ilaria Cucchi ha dedicato alla vicende della morte del fratello Stefano Cucchi. A consegnarla sarà il Presidente nazionale Anpi Carla Nespolo dinanzi a Fabio Anselmo, avvocato della famiglia Cucchi.