Roberto Saviano, autore dello “spin-off” Vieni via con me, torna ospite a Che tempo che fa. Lo scrittore è una vecchia conoscenza di Fabio Fazio. Come da copione, questa sera, si discute di temi sociali. Fazio si complimenta per il successo de La paranza dei bambini; poi inaugura il dibattito sul narcotraffico. I “migranti americani” non sono dei criminali, ma delle persone che scappano dal crimine. “Chi dà la responsabilità ai migranti sta ovviamente mentendo, sta tentando di spostare l’attenzione”. E il discorso si estende all’Italia. Il documentario Santiago, Italia vede un Nanni Moretti in veste inedita. Il film ruota attorno alla vicenda cilena: risale al ‘73 il colpo di Stato di Pinochet che pose fine al governo di Allende. “Ho capito perché stavo raccontando quella storia sentendo gli ultimi fatti di cronaca. Si sta perdendo il senso di solidarietà e curiosità nei confronti dell’altro”. Ancora un riferimento a Salvini: è il secondo della serata. “Stiamo parlando di immigrazione. Devo dire che è stato molto brutto, negli anni scorsi, vedere il Partito Democratico che ha rinunciato a determinate battaglie”.



Che tempo che fa 2018: calcio e teatr0 con Vialli e Chailly

Gianluca Vialli ha sconfitto la malattia facendo goal, dandosi – cioè – degli obiettivi. “Devo dire che l’ho affrontata come ho affrontato le sfide da calciatore. Uno degli obiettivi era non morire prima dei miei genitori. Il secondo, invece, portare le mie figlie all’altare”. “Volevo fare una cosa che fosse utile alle persone. Per questo non ho pubblicato un’autobiografia, ma un insieme di mantra”. Quest’anno, alla prima della Scala, si presenta l’Attila di Giuseppe Verdi. Il direttore d’orchestra è Riccardo Chailly, in collegamento dal palco reale del teatro. “È sempre una grande attesa, una grande emozione. Le prove sono iniziate quasi due mesi fa. Ho scelto un’opera giovanile di Verdi, la seconda fase di un percorso che parte da Giovanna d’Arco e finisce a Macbeth. Questo Attila è un’opera di straordinaria attualità”.



La musica di Mengoni

Marco Mengoni presenta 5 album in 1. O meglio: sono 4 dischi più 1 vinile, ciascuno con una copertina diversa. “Ma non potresti farla semplice, stile giapponese?”, gli rimprovera Fazio. Peraltro sono già due volte che va ospite a Che tempo che fa. Il suo tour promozionale passa per la tv e i locali: “Io e il mio team siamo andati in una balera di Milano. Là ho cantato Stasera mi butto di Rocky Roberts”. Atlantico è un oceano che ha attraversato tante volte, che bagna tantissime culture diverse. Hola sintetizza quel che rimane dalle esperienze. L’album è ricco di duetti e citazioni (Frida Kahlo, Muhammad Alì e Amália Rodrigues). I festeggiamenti post-registrazioni si sono protratti fino a pochi giorni fa.

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