Nicola Piovani è accompagnato da alcuni professori del teatro alla Scala di Milano. La dedica a Fabrizio De André è Il suonatore Jones. L’acustica dello studio è perfetta: l’orchestra fa un figurone. Per non parlare di Dori Ghezzi, che con la voce onora degnamente la memoria di Fabrizio. Non è perfettamente intonata, ma l’emozione la giustifica. Piovani era giovanissimo quando collaborò con lui: “Avevo pochissima consapevolezza di quello che facevo (grazie a Dio). Avevo 24 anni e mi faceva sentire bravo”. De André aveva fiuto per il talento. Ancor oggi il pubblico ringrazia: “Nicola Piovani che accompagna al piano Dori Ghezzi per Il suonatore Jones, emozione pura! #CheTempoCheFa #DeAndre”. “#CheTempoCheFa che bello vedere Dori Ghezzi e Nicola Piovani che ricordano @Fabriziodeandre”. [agg. di Rossella Pastore]
I lavori con De André
Nicola Piovani sarà tra i protagonisti della puntata di domenica 20 gennaio 2019 di “Che tempo che fa“, condotto da Fabio Fazio in prima serata su Rai1. A vent’anni dalla scomparsa di Fabrizio De Andrè, lo show della domenica sera di Raiuno omaggia e ricorda l’artista Faber con una puntata speciale a cui parteciperanno la moglie Dori Ghezzi, il figlio Cristiano De Andrè e per l’appunto il compositore Nicola Piovani. Intervistato da RaiNews 24, Piovani ha ricordato di quando ha lavorato con De Andrè alla realizzazione di due album storici come “Non al denaro non all’amore ne al cielo” e “Storia di un impiegato”, due album che hanno fatto la storia della musica d’autore.
Nicola Piovani: “queste opere hanno un amore immutato da parte del pubblico”
Il Premio Oscar Nicola Piovani ha ricordato con grande stima ed affetto Fabrizio De Andrè, sottolineando come le opere del cantautore genovese siano ancora di grandissima attualità. “C’è un momento di questo spettacolo che da due anni porto in giro per l’Italia in cui parliamo della musiche di una “storia dì un impiegato” raccontando tecnicamente come sono nate” ha raccontato ai microfoni di RaiNews 24 il compositore. Poi Piovani ha ricordato di quando ha lavorato con Fabrizio De Andrè: “Quando ho lavorato per De Andrè, quando ho scritto questi due album “Non al denaro, non all’amore dal cielo” e “Storia di un impiegato” non avevo la sensazione giusta, non mi rendevo conto dell’importanza di quello che stavamo facendo”. Un lavoro importantissimo per due album considerati due piccoli capolavori della discografia italiana: “E’ stato fatto tutto con una leggerezza anche un pò incosciente perché avevo 23/24 anni e quindi oltre che l’incoscienza, c’è anche la presunzione che abbiamo a quell’età li. Con un pò di spavalderia ho affrontato queste opere che mi rendo conto, quando le facciamo la sera in teatro, hanno un amore, un rispetto dalla parte del pubblico”.
Nicola Piovani: “ci sono delle opere che come il vino buono migliorano”
Il compositore e Premio Oscar ha anche ricordato quanto siano importanti ancora oggi le opere di Fabrizio De Andrè. Paragonandole al vino, Nicola Piovani ha detto a RaiNews24: “come sapete ci sono delle opere che come il vino buono migliorano e delle opere che inacidiscono come il vino cattivo”. Tra i prossimi impegni del compositore ci saranno le musiche della pellicola “Gente d’Aspromonte” di Mimmo Calopresti. Ad annunciarlo in questi gironi sono stati il regista e il produttore Fulvio Lucisano in occasione del Festival Capri,Hollywood.