Mario Marenco è morto e sicuramente una persona che può dirci quello che lui era davvero fuori e dentro il palco è l’amico di sempre, Renzo Arbore. Proprio lui oggi ne parla al Corriere della Sera raccontando non solo quello che ha rappresentato all’inizio della sua carriera ma anche tutto quello che è stato in mezzo e alla fine, quando usava la sua innata ironia trascinando e facendo ridere tutti i malati del suo reparto e lo stesso Arbore che andava a trovarlo: “Quando gli chiedevo come stai? Rispondeva: in uno stato catastrofico. Sempre col suo sorriso. Non era mai banale e non per vezzo, era fatto così. Andavo a trovarlo e assistevo a queste scene assolutamente surreali, in cui finivi col ridere. Ecco perché mi succede anche oggi e adesso confido che la tv lo riscopra”. Troppo spesso veri artisti “gentili” e garbati vengono messi da parte dalla tv proprio perché poco trash o poco inclini a polemiche e liti e lo stesso è successo a Mario Manrenco che lo stesso Arbore definisce un “intellettuale finissimo che non faceva mercanzia della sua intelligenza”. Proprio lui più volte ha confidato proprio ad Arbore di non mirare al successo ma al divertimento tanto da scherzare dicendo: “io lavoro per sfregio” forse è lo stesso che la televisione gli ha fatto con anni di silenzio. Adesso sarà riconosciuto il suo valore dopo la sua morte, Arbore, Frassica e gli amici tutti lo pretendono. (Hedda Hopper)



L’ADDIO SOCIAL

La morte di Mario Marenco ha lasciato senza parole non solo Renzo Arbore e Nino Frassica, ma anche il popolo del web cresciuto con lo storico programma Alto Gradimento. Quello di Mario Marenco era un ruolo fondamentale per la trasmissione che, ancora oggi, a distanza di anni, viene rimpianta dal pubblico. Sui social, così, sono davvero tanti gli utenti che stanno ricordando Mario Marenco e quella che è stata la sua ironia. “Un altro pezzo della mia gioventù che se ne va. Ciao Riccardino. Chi è cresciuto con Alto Gradimento, ricorderà per sempre Mario Marenco”, “Addio Riccardino. Addio Mario Marenco sei stato un indimenticabile genio”, “La comicità non sarà mai più come prima. Addio Mario Marenco”, “Grazie per aver fatto parte della mia vita, per avermi fatto schiantare dalle risate, per averci regalato dei pezzi di design meravigliosi. Fai buon viaggio”, sono solo alcuni dei commenti che è possibile leggere su Twitter dove gli utenti si augurano di poter vedere un omaggio alla comicità di Marenco sulle reti Rai. Cliccate qui per leggere tutto (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



NINO FRASSICA RICORDA MARIO MARENCO

La morte di Mario Marenco ha indubbiamente sconvolto il mondo dello spettacolo. Durante l’ultima puntata di “Che tempo che fa”, Nino Frassica non ha voluto concludere il programma con la sua rubrica “Novella Bella” per un semplice motivo: “Non ho voglia di divertirmi, non me la sento di scherzare e divertirmi perché oggi è scomparso Mario Marenco…”. L’emozione sul volto di Frassica era palese, del resto insieme hanno condiviso tantissimi anni di televisione e successi. L’attore e comico ha voluto poi ricordare l’amico e collega così: “Le ultime passeggiate, quando lui guidava e, a volte, andava contromano… sbagliava le strade, lo perdonavo e ridevo… anche perché io non so guidare e non potevo intervenire. Ci divertivamo con niente. Lui era un genio, un grande”. Anche Renzo Arbore ha voluto ricordare l’amico ai microfoni di Radio Capital con delle parole bellissime: “”Era un genio assoluto dell’umorismo, il più avanti possibile. Io non ho mai conosciuto un umorista così raffinato, così dotato, così talentuoso come lui. Meglio di quelli del passato e del presente”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



RENZO ARBORE: “SONO SOTTO CHOC”

Iniziano ad arrivare le prime reazioni dopo la notizia della morte di Mario Marenco indimenticabile spalla di Renzo Arbore e Gianni Boncompagni in programmi di successo come Alto Gradimento a L’Altra domenica, fino a Indietro Tutta. Ed è stato proprio Renzo Arbore a commentare con una breve dichiarazione l’annuncio del decesso dell’85enne, scomparso questa mattina presso il Policlinico Gemelli di Roma, dov’era ricoverato. Sentito dall’Adnkronos, arbore ha dichiarato:”Sono sotto choc. Sto andando a Foggia”. Una breve battuta, che la dice lunga sullo stato d’animo dell’artista, che evidentemente non si aspettava un’evoluzione così rapida e negativa delle condizioni di salute del compagno di tanti anni di televisione, all’insegna di una comicità surreale e mai volgare, che porta via con sé un pezzo di vita di tanti italiani. (agg. di Dario D’Angelo)

MARIO MARENCO È MORTO

Mario Marenco, indimenticabile protagonista della tv di Renzo Arbore, è morto oggi a Roma, presso il policlinico Gemelli dove era ricoverato. A darne notizia è AdnKronos, secondo il quale il decesso è sopraggiunto nella mattinata di domenica. L’attore, autore ed umorista aveva 85 anni e da qualche giorno si trovava nel nosocomio romano per via di alcune complicazioni delle sue condizioni di salute. Oltre alla sua strepitosa carriera nel mondo dello spettacolo, Marenco era anche un architetto e design ma il suo successo fu legato proprio al rapporto professionale con Arbore, prima con la sua carriera radiofonica e poi televisiva. Proprio con Renzo e con Gianni Boncompagni, realizzò Alto Gradimento e tutte le altre trasmissioni di successo con protagonista il cantautore e showman foggiano, da Quelli della notte a Indietro tutta. I due erano legati anche dalla loro stessa terra di origine, la Puglia ed in particolare Foggia, la città dalla quale provenivano. A dare notizia della morte di Mario Marenco, come spiega La Stampa, non a caso è stato proprio Renzo Arbore.

MARIO MARENCO È MORTO: LA SUA LUNGA CARRIERA

Nel corso della sua lunga carriera, Mario Marenco ha indossato i panni di numerosi personaggi celebri come il colonnello Buttiglione, la Sgarambona, l’astronauta spagnolo Raimundo Navarro, il dottor Anemo Carlone, il professor Aristogitone, Verzo, Ida Lo Nigro, il poeta Marius Marenco. Il suo esordio in tv avvenne al fianco di Cochi e Renato e Enzo Jannacci in Il buono e il cattivo ma il vero successo arrivò solo nel 1970 con Alto gradimento. In Indietro tutta fu celebre il personaggio di Riccaerdino da lui interpretato. Marenco prestò però il suo volto anche al grande schermo in pellicole del calibro di l Colonnello Buttiglione diventa generale, Von Buttiglione Sturmtruppenfuehrer, Il pap’occhio, I carabbinieri, Vigili e vigilesse, Sing – Il sogno di Brooklyn. nella sua carriera artistica anche la stesura di libri umoristici per Rizzoli. Una vita all’insegna dell’arte, dunque, fino agli ultimi anni quando curò la codirezione artistica della rassegna Salvaguardia Testa Festival a Roma.