Jury Chechi questa sera sarà ospite della puntata di Che tempo che fa. In questi giorni si sta parlando molto del “signore degli anelli” per via della sua scelta di mettere in vendita i suoi trofei per salvare la palestra di Prato in cui si è allenato e che considera un po’ la sua casa. La palestra della Società Ginnastica Etruria ha infatti un problema importante all’impianto elettrico, che ha anche costretto le allieve ad allenarsi al buio durante i mesi invernali. Considerato il legame che Chechi ha con questa società, vera e propria istituzione di Prato visto che è sorta alle fine del 1800, il campione azzurro ha deciso di dare un concreto contributo organizzando un’asta con i suoi trofei, forse per cercare anche di sensibilizzare molti altri suoi concittadini sui problemi della struttura.
JURY CHECHI, L’ASTA DEI TROFEI
“Tengo molto ai miei trofei, ma li metto all’asta per una buona causa. La palestra dove ho iniziato è in grave difficoltà e serve al più presto un nuovo impianto elettrico. È una piccola cosa la mia…ma spesso sono le piccole cose a fare la differenza”, ha scritto Jury Chechi sulla sua pagina Facebook per spiegare la scelta di mettere in vendita circa 200 trofei, che non comprendono le medaglie d’oro. Tra questi anche premi vinti nelle altre specialità della ginnastica, come il corpo libero e il volteggio. La base d’asta dei cimeli è stata fissata a 19,96 euro, in modo così da consentire a quante più persone di poter presentare la propria offerta. L’obiettivo è quello di mettere insieme almeno 3.500 euro per rifare l’impianto elettrico della palestra. Magari nel corso della trasmissione Chechi dirà quanti fondi sono stati raccolti, visto che l’asta si è svolta stamane al museo Pecci di Prato.
JURY CHECHI E LE PAROLE DI GRAZIA CIARLITTO
Grazia Ciarlitto, Presidente dell’Etruria, ha già ringraziato pubblicamente l’atleta azzurro: “Jury Chechi è affezionato alla sua città e alla palestra Etruria. Ha capito che questo è un momento di grande difficoltà e così si è messo in gioco per aiutarci”, sono le sue parole riportate dall’Ansa. “Abbiamo accolto con grande onore e piacere l’iniziativa di Jury Chechi che resta il simbolo della ginnastica artistica a Prato. Ancora oggi dimostra la sua vicinanza, è un bel segnale per la società e per la città”, ha aggiunto, stando a quanto riportato da La Nazione. Chechi si è anche messo a disposizione per raccontare ai partecipanti all’asta come ha vinto quei premi e quali emozioni ha provato. Un modo forse anche per avvicinare tante persone alla disciplina sportiva che, grazie a lui e ai suoi successi, tanti italiani hanno conosciuto negli anni scorsi. Di seguito la vittoria dell’oro alle Olimpiadi di Atlanta del 1996.