Anche Paola Penzo, moglie di Gino Paoli, potrebbe intervenire come ospite a Che Tempo Che Fa. Il marito, infatti, è stato chiamato da Fabio Fazio per raccontarsi in una intervista esclusiva in occasione dei suoi sessantanni di carriera. Nella puntata dedicata a Gino Paoli si parlerà chiaramente di musica e cultura, ma anche e soprattutto di amore. Come quello che prova per la compagna Paola Penzo, che dal 1991 ricopre un ruolo importante nella sua vita. In quell’anno, infatti, i due si sono celebrate le nozze matrimoniali. La Penzo da lì in avanti è diventata anche autrice di alcuni dei suoi brani, oltre a madre dei due figli Nicolò e Tommaso. Il primo è nato nel 1980, il secondo nel 1992. Paola Penzo e Gino Paoli hanno vissuto momenti molto intensi nella loro storia d’amore e tuttora continuano a farlo con grande intensità e coinvolgimento. Chissà se nella puntata di questa sera avremo il piacere di vederli insieme, in compagnia di Fabio Fazio.
Chi è Paola Penzo moglie di Gino Paoli
Paola Penzo è il grande amore di Gino Paoli, ma non il primo. Il marito, infatti, era già stato sposato con Anna Fabbri negli anni sessanta, quattro anni prima della nascita del figlio Giovanni. Ai tempi il cantante era già affermato, la sua vita privata però finì in pasto ai giornali per la relazione con Stefania Sandrelli, che in quel momento era ancora minorenne. L’attrice rimase incinta di Amanda, nata il 31 ottobre del 1964. Sempre negli anni sessanta il marito di Paola Penzo ebbe una relazione con Ornella Vanoni, con la quale è poi tornato a collaborare a quasi trent’anni di distanza. I due decisero persino di organizzare una tournée dal titolo volutamente equivoco Ti ricordi? No, non mi ricordo. Poi la storia d’amore con Paola Penzo, con cui Paoli convive tuttora a Genova.
Paola Penzo, Gino Paoli ospite a Che Tempo Che Fa
Gino Paoli e Paola Penzo vivono la loro storia d’amore a Genova, una città a cui il marito è inevitabilmente molto legato. Nel corso di una recente intervista, il cantautore aveva dichiarato: “Io ho vissuto i primi mesi a Monfalcone, poi ci siamo trasferiti a Genova. Dieci anni dopo, parte della famiglia di mia madre morì infoibata. I miei parenti non erano militanti fascisti, erano persone perbene, pacifiche”. La famiglia, un tema sempre attuale e centrale, soprattutto in questi tempi: “Mio padre, figlio di un operaio analfabeta delle ferriere di Piombino, aveva fatto l’Accademia di Livorno ed era arrivato ai cantieri di Monfalcone come ingegnere navale. Là aveva sposato mia madre, che veniva da una famiglia benestante, i Rossi” ha raccontato Paoli a Il Corriere. Chissà che questa sera, invece, non possa svelare qualcosa in più del suo rapporto duraturo con la moglie Paola.