Il ritorno in tv di Raffaella Carrà è stato accolto con grande gioia dal pubblico italiano. Il caschetto biondo più amato della tv è alla guida di “A Raccontare comincia tu”, che ha visto protagonisti nelle prime due puntate Fiorello e Sophia Loren. Questa sera, Raffaella torna in tv ma stavolta ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa. Intanto si gode i complimenti di molti per il suo show, che la mostra in una veste tutta nuova. D’altronde lei lo ha specificato sin da subito: “Torno in tv, ma non canto e non ballo”. A conquistare il pubblico continua ad essere ciò che lei ha definito “Ironia e autoironia”: “Non sempre gli altri l’hanno capito. – ha però ammesso la conduttrice a Vanity Fair, per poi aggiungere – Nell’ambiente non dico mi considerino una zarina, ma sicuramente una donna a suo modo potente. Ma non è vero no. E neanche che sia stata ambiziosa. Se ho avuto il passo da carabiniere e a qualcuno sono parsa aggressiva è perché, in un mondo fondamentalmente maschile, ho dovuto difendermi e farmi valere”.



Raffaella Carrà, “Io rivoluzionaria? Per anni sono stata considerata quella del tuca tuca”

D’altronde, nel corso degli anni, le critiche per Raffaella Carrà non sono mancate. E quando le si fa presente che è stata per la tv italiana ‘rivoluzionaria’, Raffaella tiene a chiarire: «Lo dicono adesso, ma per decenni sono stata considerata quella dell’ombelico, del tuca tuca o dei fagioli. Adesso che ho 75 anni dicono che ho fatto la rivoluzione». D’altronde, le critiche non l’hanno mai fermata. La determinazione è sempre stata una sua caratteristica predominante che, negli anni, le ha assicurato il successo. C’è però una donna che prima di tutti ha creduto in lei: sua nonna Andreina. “Lei è stata la prima a credere nelle mie qualità artistiche.” ha raccontato la Carrà nell’intervista riportata da giannellachannel.info.



Raffaella Carrà e il rapporto con nonna Andreina

Raffaella Carrà ha infatti raccontato come nonna Andreina sia stata un elemento molto importante per la sua carriera. “Da piccola volevo fare la coreografa, mestiere che credevo avrebbe valorizzato al massimo la mia creatività. È stata lei a farmi conoscere il mondo della danza classica a Bologna, dove veniva spesso a trovarmi.” È stata proprio sua nonna a trasmetterle valori importanti, come “l’importanza della riflessione, di pensar bene prima di parlare. Soprattutto aveva in mente una dote forte che sentivo quando parlava con i grandi: la ricerca della giustizia”. La saggezza di nonna Andreina è qualcosa che Raffaella Carrà porterà per sempre nel suo cuore.

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