Marianna Cappi parla di Risorto a MyMovies, specificando: “L’inchiesta di Reynolds regge finché storia e politica tengono la scena. Poi però si aarena nell’uso strumentale e inverosimile della narrazione evangelica”. Su La Stampa esalta il film Alessandra Levantesi che specifica: “Tratto dall’omonimo romanzo di Angela Hunt il film è quanto di più simile ai kolossal biblici che Hollywood sfornava negli anni d’oro. Salvo che la sceneggiatura firmata dal regista Kevin Reynolds con Paul Aiello cerca di dare alla vicenda una dimensione più interiorizzata“. Nella serata della Santa Pasqua è sicuramente interessante l’approccio che si può dare a un film di riflessione sulla storia di Gesù Cristo. Sono interessanti gli scenari dal punto di vista storico che riproducono alcuni ambienti davvero di assoluta pertinenza storica. Risorto va in onda a partire dalle 21.25 stasera su Rai Uno, lo potremo seguire anche in diretta streaming, grazie al portale Mediaset Play, cliccando qui. (agg. di Matteo Fantozzi)
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Curiosità sul film
va in onda stasera, 21 aprile 2019, su Rai 1. Particolare che balza immediatamente all’occhio e che è giusto risaltare non è tanto il dato che siffatta produzione cinematografica venga trasmessa in prima visione, ma il fatto che in esso potrebbe essere identificato un vero e proprio ritorno di fiamma nei confronti di un genere troppo spesso messo da parte in questi ultimi anni. La rete diretta da Teresa De Santis ha infatti deciso di sopperire alla chiusura, causa festività, di “Che Tempo Che Fa” inserendo una pellicola, girata nel 2016, che narra la storia di Gesù così come riportata all’interno del Nuovo Testamento. La regia è tra le più illustri, riconosciute dd apprezzate. Numerosi sono i film di successo girati da un Kevin Reynolds la cui firma è ricercabile in capolavori che vanno dal “Robin Hood” con Kevin Costner a “Waterworld” fino ad arrivare a “Tristano e Isotta”. Se è vero che, soprattutto ultimamente, i palinsesti della televisione di stato sono stati spesso e volentieri trapuntatati nel medesimo periodo da serie godibili ma poco attinenti alla ricorrenza come “Che Dio ci Aiuti” o “Un Medico in Famiglia”, è altrettanto vero che da quest’anno si torna alle origini, tornando ad una tradizione già ampiamente consolidata. La sceneggiatura di “Risorto” è stata curata dallo stesso Reyolds, con l’aiuto di Paul Aiello e Karen Janszen, mentre la fotografia è stata affidata a Lorenzo Senatore. Per ciò che concerne infine i costumi, due nomination all’Oscar sono più che sufficienti a descrivere i connotati di un artista nostrano, come Lorenzo Senatore, che in passato ha lavorato con registi del calibro di Franco Zeffirelli.
Risorto, la trama del film
La scena iniziale di “Risorto“ vede il proprio preludio in un uomo che, reso debolissimo dalla sete che incombe, vaga miseramente nel deserto sconfinato, in cerca di qualcuno che possa finalmente concedergli un minimo di ospitalità. Egli viene tuttavia identificato come un tribuno, ed è proprio da questo punto che verrà data sostanza alla narrazione di una storia che inizierà dalla tragica morte di Gesù sulla croce. Ponzio Pilato, governatore della Galilea, ordina ai tribuni Clavio e Lucio di sorvegliare il sepolcro dove il corpo di Cristo è stato posto, in maniera tale che i discepoli non possano profanarne i resti e che quindi proclamino deliberatamente la profetizzata resurrezione. Si verifica tuttavia un avvenimento tanto inaspettato quanto pregno di mistero: nonostante nessuno abbia varcato la porta di ingresso del sepolcro, il corpo di Gesù è sparito come per magia. L’obiettivo di Pilato, che ovviamente non crede all’ipotesi della risurrezione, è quello di spacciare l’intera vicenda come un trucco, propagando in tutta l’opinione pubblica l’ipotesi fantasiosa di un presunto trafugamento del corpo. Tutto ciò con l’intento di prevedere quello che potrebbe essere un duro colpo per l’ordine e la sicurezza, ossia un’eventuale sobillazione della folla. La conduzione delle indagini viene affidata a Clavio, il quale dovrà recarsi a Gerusalemme per dimostrare l’ipotesi fantasiosa del trafugamento e portare ai minimi termini il rischio che la popolazione tutta insorga. Clavio, uomo privo di scrupolo alcuno, subisce il carico emotivo di codesto incarico, vedendo in quest’ultimo una sorta di investitura mistica, nonostante la sua ferma convinzione di non credere al fatto della risurrezione. Malgrado le perquisizioni, il pagamento in denaro di numerosi informatori e presunti testimoni, Gesù sembra essersi come volatilizzato, essendo introvabile. La parola “resa” è però estranea ad un Clavio che non ha alcuna intenzione di tornare da Pilato senza aver trovato nulla. Ad un certo punto, egli finisce con lo scovare alcuni degli apostoli, aggregandosi a loro e riuscendo, dopo tante peripezie, a trovare Gesù. Con somma sorpresa, il Signore è vivo ed è dunque risorto.