Louis Garrel, marito di Laetitia Casta, ha già fatto discutere con il suo nuovo film, L’uomo infedele, che debutterà al cinema il prossimo 11 aprile grazie alla Europictures. Per questa sua nuova impresa, la seconda come regista, ha voluto al proprio fianco la neo moglie Laetitia Casta e la giovane Lily-Rose Depp, la figlia nata dalla relazione fra il celebre Johnny Depp e Vanessa Paradis. Li vedremo tutti e tre nei panni di Abel, Marieanne e Eve, un triangolo che mette al centro le diverse sfaccettature di un amore folle, mai tramontato oppure nato da poco. Louis Garrel sarà ospite di Che tempo che fa per la puntata di oggi, domenica 7 aprile 2019, per parlare della sua nuova impresa come regista, di come abbia voluto ispirarsi ai grandi maestri del cinema internazionale. “Mi sono divertito a trasformarmi in un uomo-oggetto”, confessa intanto alla nona edizione del festival Rendez-vous, dove ha presentato nei giorni scorsi il suo lavoro. Ha dovuto invece premere molto per convincere la moglie a partecipare al film, anche se alla fine, complice persino l’assenza iniziale di un produttore, “ci ha permesso di raggiungere un’intimità mai avuta prima”. Garrel sfata invece il mito che affianca il cinema francese al menage a trois, a quella promiscuità passionale che si trasforma in un’etichetta difficile da togliere. Sorride il regista, pensando soprattutto che in realtà la nomea è forse legata a film come Jules e Jim di François Truffaut, che negli anni Sessanta ha creato scompiglio persino in un Paese libero e senza taboo come la Francia. E c’è molto di Truffaut nel lavoro di Garrel, a partire dalla decisione di affidare l’intero potere alle donne e non al personaggio maschile, succube della volontà femminile. “Un rettangolo amoroso”, lo definisce il regista, senza un genere particolare.
LOUIS GARREL, MARITO DI LAETITIA CASTA A “CHE TEMPO CHE FA”
Ci sarebbe molto da dire sul nuovo film di Louis Garrel, che ha scelto di ispirarsi a Alfred Hitchcock per la tensione cinematografica e Claude Sautet per la visione del femminile. Il suo L’uomo infedele è forte di tante sorprese, anche se il trampolino di lancio è legato al cliché del cinema francese. “La prima scena doveva essere una sorpresa per lo spettatore”, confessa il regista durante la presentazione della sua pellicola. “Spero che questo film aiuti il turismo francese”, ha aggiunto al Festival di Toronto, ricordando anche come film come Le Relazioni Pericolose, diretto da Pierre Chordelos de Laclos, abbiano messo sotto ai riflettori gli stereotipi legati alla sua Francia. “Recitare la vita privata non mi spaventa”, dice inoltre Garrel, ricordando i suoi primi lavori nel cinema, al fianco del padre Philippe Garrel e della madre Brigitte Sy. Anche in quell’occasione la famiglia del backstage era allargata: nelle riprese erano presenti la nonna del giovane attore e regista e l’ex compagna del padre. Ironico come il suo film, Garrel ricorda anche che gli americani siano in grado di realizare spesso pellicole violente grazie alla presenza di William Shakespeare e delle sue opere negli studi made in USA. “I francesi hanno letto Racine e Marivaux”, aggiunge sicuro che sia questo il vero motivo che spinge i francesi a parlare per lo più d’amore.