Luciana Alpi non scoprirà mai la verità su quanto accaduto alla figlia Ilaria Alpi di cui si parlerà stasera, 21 marzo, in uno speciale di Chi l’ha visto? 24 anni di lotte mai concluse e terminate per la donna solo con la sua morte, dopo essere diventata simbolo di una ricerca senza confini di verità e giustizia. I funerali si sono svolti lo scorso 1 luglio, a distanza di alcuni giorni dal suo decesso. Un evento drammatico che ha visto la partecipazione di diversi esponenti della politica italiana, proprio per via del ruolo attivo e combattivo che Luciana ha sempre avuto per chiarire quanto avvenuto alla figlia in Somalia, alla morte a cui non si è mai dato un perché. “Farò di tutto”, ha detto in una delle ultime occasioni in merito alla possibilità che il caso venisse archiviato. Luciana Alpi ha dovuto combattere per la maggior parte del tempo da sola, contro tutti. Il marito Giorgio Alpi infatti era mancano dieci anni prima, ma lei non si è mai rassegnata. Ed anzi ha preteso più volte che la magistratura italiana continuasse ad indagare, mettendo da parte ipocrisie e segreti che hanno impedito di capire perchè Ilaria sia morta. Malata da anni e con patologie al cuore, la donna è stata assistita dalla sorella fino all’ultimo respiro, quando è stata ricoverata all’Ars Medica di Roma per una serie di controlli, pochi giorni prima della sua morte.



Luciana Alpi, Speciale Chi l’ha visto? Chi è la mamma di Ilaria?

Luciana Alpi ha raggiunto la figlia Ilaria l’anno scorso e forse ha finalmente conosciuto la verità sul duplice delitto della giornalista e di Miran Hrovatic. Lei che non ha mai creduto ad un incidente e che ha subito capito fin dal primo istante che c’era qualcosa di losco. Fin da quel momento in cui le viene negato di fare un’autopsia sul corpo di Ilaria ed anche in seguito, quando il referto del medico legale verrà fattosparire in circostanze misteriose. Per poi riapparire diverso tempo dopo fra i documenti di un trafficante d’armi internazionale, ricorda Repubblica. Ed infine i depistaggi, le tesi e le piste mai seguite del tutto. Un circolo continuo voluto forse per nascondere una verità fin troppo scomoda. Per Luciana invece è sempre stato tutto molto chiaro, anche il ruolo che il governo italiano avrebbe avuto nell’insabbiamento del caso. Ilaria Alpi infatti punta dritto verso un traffico illecito in Somalia, ma indaga al tempo stesso anche ai fondi che il governo del nostro Paese ha concesso in quegli anni. Investimento sfruttato male, come stabilirà la Alpi con i suoi servizi. Per questo si inizierà a parlare di una responsabilità dell’Italia e persino di alcuni mandanti che si troverebbero nel nostro Paese. Luciana Alpi non si è arresa nemmeno quando la Procura stabilisce con certezza che il colpevole è un cittadino somalo che diversi anni dopo riuscirà a dimostrare la sua innocenza. Sarà una delle poche a credere alla sua estraneità ai fatti e ad individuare in Hashi Omar Hassan l’ennesima vittima di un silenzio forzato che non sembra avere mai fine.

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