Carlo Conti torna in tv alla guida della seconda edizione de “La Corrida“, il celebre programma ideato da Corrado. Dopo il grande successo dello scorso anno, Conti è pronto a far divertire i telespettatori di Raiuno con nuovi dilettanti allo sbaraglio pronti a mettersi alla prova sul palcoscenico di Rai1. Un ritorno molto atteso dal pubblico di Rai1; lo scorso anno, infatti, il programma ha registrato degli ascolti record: “Lo scorso anno era quasi un evento, l’attesa per un ritorno a casa dopo cinquant’anni, quando era nata in radio nel 68. Il nostro obiettivo sarà quello di fare un buon prodotto, al di là di chi vincerà e chi perderà” ha raccontato il conduttore a Il Fatto Quotidiano. Quest’anno Conti dovrà vedersela con un rivale importante: Ciao Darwin 8 – Terre Desolate, il varietà condotto da Paolo Bonolis e Luca Laurenti. “Per me non è una sfida”- ha precisato Conti – “ormai c’è un prodotto forte su ogni rete. Da Quarto Grado e Crozza a Propaganda Live a Italia’s got talent, il venerdì è una serata difficile. Vivo il mio lavoro serenamente senza tanta competizione, spero davvero solo di realizzare un prodotto che possa piacere a una buona fetta di pubblico”.
Carlo Conti: dopo la morte di Fabrizio Frizzi…
A quasi un anno dalla morte di Fabrizio Frizzi, Carlo Conti è tornato a ricordare l’amico e collega durante una serie di interviste rilasciate alla stampa. “Ci sono diverse fasi nella vita, ho fatto tanto e ho deciso di rallentare un pò” ha dichiarato il conduttore che in seguito alla morte di Fabrizio Frizzi ha deciso di lavorare meno e dedicarsi maggiormente alla famiglia. La prematura scomparsa di Frizzi ha sicuramente spinto Conti a mettere in pratica un pensiero che da tempo gli frullava nella testa: “Ci pensavo già quando mi sono sposato e con la nascita di Matteo. Si passa dall’io al noi, cambia il tuo modo di vivere. Quello che è successo a Fabrizio mi ha convinto ancora di più ad aumentare l’attenzione sul noi”. Il conduttore ha spiegato anche il motivo che l’hanno spinto a rifiutare il programma dei record L’Eredità: “Ho deciso di rinunciare a un quotidiano come L’Eredità che porta via tanto tempo. Ho lavorato a nuove idee con il mio gruppo, come è successo con Ora o mai più che era nel cassetto per farlo condurre a un altro. E Amadeus lo ha fatto in maniera magistrale e perfetta. Ho comunque tre prime serate importanti come La Corrida, Tale e Quale Show e I Migliori Anni”.
E su Sanremo…
Il successo di Carlo Conti è sicuramente legato a tantissimi programmi: da Tale e Quale Show a L’eredità, da “Ora o mai più” fino al Festival di Sanremo che nel 2020 potrebbe vederlo tornare nelle vesti di direttore artistico e conduttore. Del resto Sanremo ha significato davvero tanto per il conduttore che, intervistato da Il Fatto Quotidiano, ha ricordato la prima volta che ha messo piede sul palco: “La prima sera che sono salito sul palco mi sono emozionato, avevo scelto come sigla iniziale “Fanfare for the common man”, la fanfara dell’uomo comune. Io che da uomo comune non avrei mai immaginato di essere lì. Io che da ragazzino avevo inziato con la radio ero arrivato a condurre Sanremo. In quel momento e con quella musica un brivido c’è stato”. Conti ha poi detto la sua sull’ultima edizione di Claudio Baglioni: ” i risultati certificano il successo. Musicalmente ha fatto un grandissimo lavoro, c’erano cose molto interessanti”.