Concetta Raccuia, madre di Sara Di Pietrantonio, racconterà la drammatica vicenda di femminicidio con protagonista la figlia appena 22enne nei panni della vittima, nel corso della nuova puntata di Domenica In condotta nel pomeriggio odierno da Mara Venier. La storia che sarà ricordata ai telespettatori di Raiuno inizia all’alba del 29 maggio 2016, quando la giovane Sara fu brutalmente uccisa dall’ex fidanzato Vincenzo Paduano. Quest’ultimo, più grande di lei di qualche anno, la strangolò e poi la bruciò nella sua auto mettendo fine alla giovane vita della ragazza sulla Magliana, tra le fiamme. Una morte dolorosa che la madre Concetta ricorda bene poichè, come raccontato nei mesi scorsi a Terzo Indizio, si precipitò subito sul luogo del delitto attirata dal fumo dell’auto che stava bruciando a pochi metri dalla sua abitazione, mentre aspettava che la figlia rincasasse dopo una serata trascorsa fuori. Solo dopo essere giunta sul posto ha capito subito che si stava consumando sotto ai suoi occhi la morte dell’amata figlia. “Ho riconosciuto subito Sara tra le fiamme, i suoi capelli biondi fluttuavano nell’aria”, aveva raccontato la donna. Per quel delitto, l’8 maggio scorso la Corte d’Assise d’Appello di Roma aveva chiesto la condanna all’ergastolo per l’ex di Sara Di Pietrantonio, Vincenzo Paduano. La sentenza di secondo grado arrivò due giorni dopo riducendo la condanna a 30 anni di reclusione.
CONCETTA RACCUIA: “PADUANO? NON CREDO SIA PENTITO”
Subito dopo l’arrivo della condanna in Appello a 30 gradi a carico di Vincenzo Paduano, Concetta Raccuia, madre di Sara Di Pietrantonio aveva manifestato grande soddisfazione sostenendo: “Non c’è grossa differenza tra 30 anni e l’ergastolo”. A rischio di sembrare “cinica”, la donna ai microfoni dei giornalisti aveva aggiunto: “non credo che Paduano si sia pentito: credo che per arrivare a un pentimento vero dovrà essere aiutato molto ancora perché da solo non può farcela”. Quindi aveva commentato anche le lacrime dell’ex vigilante 28enne durante l’ultima udienza del processo l’Appello: “Ha pianto per se stesso direi, perché è una pena molto dura”, aveva replicato la madre di Sara Di Pietrantonio. Concetta, come riporta Huffingtonpost, avrebbe una versione tutta sua su quanto accaduto alla figlia Sara nell’ultima mezzora di vita: “Sono sicura che non volesse stordirla prima, ma bruciarla direttamente, darle fuoco mentre era in macchina, farle sentire il dolore. Invece non ci è riuscito, perché lei è scesa, quindi l’ha soffocata”. Una certezza senza dubbio dolorosa e che rende difficile qualunque tipo di perdono: “Deve essere difficile per lui perdonare se stesso, figuriamoci se posso farlo io. Era la mia bambina, aveva tutta la vita davanti”, aveva commentato la donna.