Antonella Clerici intervistata da Quotidiano.net, racconta “Portobello” ed anche aspetti della sua persona. L’esordio non è andato male, nonostante abbia vinto sempre “Tu si que vales”. La stessa conduttrice, racconta di poter migliorare: “E poi venivamo da un periodo in cui Rai1 era “spenta”, senza produzioni di intrattenimento. Gli spettacoli con la gente comune mi piacciono molto, ma qualche lungaggine può esserci. Il Portobello di Tortora durava un’ora, noi molto di più. Nella nostra trasmissione la protagonista è la provincia italiana”. Antonella Clerici di seguito, parla proprio della provincia dove lei stessa è nata e adesso vive: “in una casa con tanti animali”. Per la conduttrice infatti, la forza della provincia risiede nella verità e la semplicità delle persone. Mentre a Roma anche andare a prendere la figlia a scuola è un problema, nel paese è tutto più semplice: “tutti sono disposti a darti una mano anche perché le distanze sono minime. Qui ho riacquistato lucidità mentale, lo stress è diminuito”.
Quando lasciò la Rai nel 1999
Antonella Clerici, apre il suo cuore da madre parlando dei rapporti conflittuali che aveva lei con la sua: “Aveva un carattere forte e, anche se io ero un’adolescente tranquilla, qualche scontro era inevitabile. Da me voleva la perfezione, ero la figlia su cui contava di più, non potevo mai sbagliare”. Nonostante fosse una “rompiscatole” era comunque affettuosa e presente: “Cercava di farmi evitare degli sbagli, che poi sbagli non erano. Anche la mia storia con Eddy non credo sia stata un errore, è nata mia figlia Maelle e basta quello. Mia mamma purtroppo non è riuscita a vederla, lei sognava di diventare nonna”. L’ex conduttrice de La Prova del Cuoco, racconta anche del suo carattere irruento dietro le quinte. Nel 1999 per esempio, litigò con la Rai: “Avrei dovuto fare Domenica in (…) il direttore generale Pierluigi Celli mi fece delle controfferte, ma ero così furiosa che me ne andai. Anche quello fu un rischio. Restai ferma fino a settembre, poi passai a Mediaset”.
Antonella Clerici, la polemica del pappagallo
Successivamente, Antonella Clerici racconta il suo rapporto con il cibo: “Alla fine della giornata, dopo il lavoro, un bel bicchiere di rosso e una fetta di salame me li concedo volentieri”. Il suo piatto preferito è il risotto alla milanese, poi la pizza e il vitel tonnè, uno dei suoi cavalli di battaglia. E sulle moleste sul luogo di lavoro? “Aggressioni vere e proprie no, d’altronde nel nostro ambiente nessuno ti salta addosso. Al massimo ci sono delle proposte: se me la dai, ti faccio lavorare… Ma si può sempre dire di no, e sa una cosa? In questo modo si ottiene il rispetto”. Riguardo la polemica del pappagallo di Portobello ha le idee chiare, affermando che il loro è nato in cattività e nella foresta non sopravvivrebbe nemmeno un “nanosecondo”. Maurizio Costanzo però, ha giudicato questa cosa come una furbata ma lei, mettendo da parte il suo carattere “fumantino” dice: “Preferisco non rispondere!”.