Stefania Sandrelli a Domenica In ha voluto ricordare Bernardo Bertolucci, morto il 26 novembre scorso. Non è facile però per l’attrice parlare del regista perché il dolore per la sua morte è ancora fresco. «È difficile ricordare, ma sei un’amica e solo con te potevo lasciarmi andare», dice alla conduttrice Mara Venier. «Era speciale, un gigante e poi era bellissimo», ha proseguito Stefania Sandrelli, chiarendo che tra i due non c’è mai stato nulla e che non l’aveva mai corteggiata. Anche perché lui era con lei «più materno che paterno». Avevano tante cose in comune, come la passione per la musica. «Ci parlavamo spessissimo durante le pause, perché era un momento in cui eravamo soli e quindi potevamo parlare di noi». E quando Mara Venier le ricorda che anche lei è un mito del cinema italiano replica con ironia: «Purché non mi chiamiate monumento». Negli ultimi anni Bertolucci ha dovuto fare i conti con diversi problemi alla schiena, per i quali si è operato negli Stati Uniti, e che lo hanno costretto negli ultimi tempi sulla sedia a rotelle. Lo ha precisato Mara Venier. «L’ultima volta che l’ho sentito è stata dopo l’estate, avevo saputo che era stata brutta. Lui mi ha detto che stava bene… I giganti come lui sostengono qualcosa più del cinema». (agg. di Silvana Palazzo)
Stefania Sandrelli a Domenica In
Stefania Sandrelli si racconta a Domenica In dopo la tragica scomparsa di Bernardo Bertolucci e il messaggio pronunciato in occasione della camera ardente in Campidoglio. L’attrice ripercorrerà il suo percorso al fianco dell’amato regista, ricordando vecchi aneddoti, frasi celebri e qualche piccolo dettaglio della vita sul set. Una vita da diva, la sua, da musa di registi fra i più celebri degli ultimi decenni; eppure accanto a lei c’è sempre stata una presenza fissa e silenziosa di cui molti, per troppo tempo, hanno ignorato l’esistenza. Stiamo parlando di suo fratello Sergio, musicista e compositore jazz, molto nel 2013. “Se io sono diventata quella che sono, lo devo in gran parte proprio a Sergio. E’ stato lui il mio primo regista quando, da ragazzina, ci divertivamo a girare alcune pellicole amatoriali”, ha rivelato l’attrice raggiunta da Claudio Vecoli per Il tirreno.
“Sergio mi ha appoggiato sempre e comunque”
Nel ripercorrere la sua vita al fianco del fratello Sergio, Stefania Sandrelli ricorda il suo amore per la musica, che lui le ha trasmesso sin da quando erano bambini grazie alla sua straordinaria passione. “E’ stato lui ad accompagnarmi a vedere i film dell’epoca nelle tante sale che aveva Viareggio. E’ stato lui a farmi conoscere e apprezzare la musica che tanta parte ha avuto nella mia vita portandomi a concerti mitici come quelli di Chet Baker al Bussolotto”. Il merito più grande di suo fratello Sergio è tuttavia quello di aver creduto in lei quando era ancora una ragazza piena di sogni: “È stato soprattutto grazie a lui se sono venuta la prima volta a Roma e sono riuscita ad entrare nel mondo del cinema – ricorda l’attrice – In famiglia, per mille motivi, nessuno credeva in questa possibilità. Sergio, invece, mi ha appoggiato sempre e comunque”.
La serata di gala in onore del fratello Sergio
Stefania Sandrelli ha lasciato la sua città natale da giovanissima per raggiungere Roma; In quell’occasione – ricorda in un’intervista concessa a Il Tirreno – ad accompagnarla c’era suo fratello Sergio, che “ha lasciato Viareggio insieme a me affiancandomi in questa meravigliosa avventura che è stata la mia vita“. Oggi, infatti, sente di dovergli restituire “un po’ di quello che lui ha dato a me”, per questo motivo ha organizzato una serata di cala presso la Casa del Jazz di Roma, dove ha presentato, assieme al maestro Marco Baccelli, alcuni dei brani jazz composti da suo fratello. Già due anni fa l’uscita del primo volume, oggi completata dalla pubblicazione due nuovi lavori: “Ho in qualche modo voluto chiudere il cerchio – rivela la diva – A differenza di me, il lavoro di mio fratello è sempre rimasto nell’ombra”.