Bianca Atzei è stata chiamata in causa nell’intervista rilasciata ieri da Max Biaggi a Domenica In. In essa, il pilota ha parlato dei grandi cambiamenti della sua vita dopo il terribile incidente di cui è rimasto vittima circa un anno e mezzo fa. Ha quindi ammesso di essersi liberato di qualcosa ( o meglio, qualcuno?) che riteneva non indispensabile: “Lì capii che dovevo stabilire delle priorità, quelle erano i miei figli. Sono diventato più cinico e ho levato il superfluo, ma è stato una necessità”. Tale dichiarazione non è passata inosservata a Jonhatan Kashanian, inseparabile amico di Bianca Atzei dopo l’avventura a L’Isola dei famosi 2018. Quest’ultimo ha scritto nel suo profilo Instagram, insieme ad una foto con la stessa Atzei: “Niente è più necessario del #superfluo”. Parole alle alle quali la cantante ha aggiunto un cuoricino mentre Jonathan successivamente ha precisato: “La riconoscenza non ha una data di scadenza”. (Agg. di Dorigo Annalisa)
“Ho eliminato il superfluo”
Max Biaggi ha ricordato a Domenica In l’incidente che qualche tempo fa ha stroncato sua carriera sportiva. “Andavo a 40 all’ora, non ricordo in che modo sono caduto, mi sono fatto male”, ha dichiarato l’ex pilota. “Con le costole rotte, il cervello ragionava poco, andava ad on – off, mi sono ritrovato su un elicottero, mi sono risvegliato al pronto soccorso e ho trovato degli angeli. Sembra retorica, ma siamo nelle loro mani”. Biaggi, in un primo momento, non si è accorto di essere in pericolo di vita: “Era talmente tanta la morfina che quando il primario mi ha detto quanto era grave, io non mi rendevo conto. I miei genitori gli hanno chiesto di ripetermelo – ha ricordato quindi l’ex pilota – e me l’ha detto tre, quattro giorni dopo. Lì mi sono reso conto di aver rischiato tanto”. Solo a quel punto, Biaggi ha capito la gravità delle sue condizioni di salute, una scelta che l’ha aiutato a tagliare fuori dalla sua vita tutto ciò che era superfluo: “Ho capito cosa mi rendeva felice, cosa mi fa andare avanti con gioia: i miei bambini. Ho pensato che mai rimarrei senza di loro e lì mi sono dato delle priorità, sono diventato molto più cinico. (Agg. di Fabiola Iuliano)
“Avevo pensato molte volte di tornare in sella, ma…”
Max Biaggi torna in tv ospite nel salotto televisivo di “Domenica In“, il programma di successo condotto su Raiuno da Mara Venier. Il campione motociclistico recentemente è tornato a parlare del terribile incidente in moto e del suo ritorno in sella: “Avevo pensato molte volte di tornare in sella a una moto. Mi era stato quasi proibito da mio papà, che mi diceva che non avrei mai più dovuto farlo. Qualche giorno fa, invece, sono andato al Mugello. E’ stato bellissimo, emozionante, faticoso. Immaginare me senza la moto è come pensare a un calciatore senza il pallone. La natura ci porta a fare quello per cui siamo nati. Mio papà si è raccomandato, mi ha detto di stare attento, di fare un’altra cosa. Ma è difficile far altro, quando la passione ti porta a quello. Se mio figlio mi dicesse un giorno che vuole correre in moto? Farei finta di non aver capito”.
Max Biaggi e l’amore per la motocicletta
Max Biaggi e l’amore per la moto. Durante un’intervista il campione ha rivelato di essersi avvicinato molto tardi alle due ruote. Una passiona nata in ritardo, ma per cui era in un certo senso un predestinato se consideriamo il grandissimo successo raggiunto. “Avevo già 18 anni. Era il luglio del 1989. I miei mi regalarono la moto, una 125. Andai in pista con quella” – ricorda Max, che da quel giorno non è mai più sceso da una moto. “Fu una scoperta, mio padre mi portò lì, dicendomi che l’avrebbe fatto solo una volta, perché era pericoloso” racconta il campione, ma durante quel giro di prova il suo talento fu notato da una persona che capì subito di trovarsi dinanzi ad un campione! All’inizio la famiglia era contraria, “mio padre fu contrario per qualche mese, poi alla fine ha ceduto” racconta Max Biaggi pronto a tornare in pista dopo l’incidente di un anno e mezzo fa. Il campione ha anche parlato della rivalità con Valentino Rossi: “è nata perché eravamo due piloti forti della stessa nazionalità. Dividevamo un po’ il tifo in quegli altri. Ogginon c’è più. E’ rimasto Rossi come italiano di un certo tipo, un campione, ma non c’è un suo alter ego”.
L’incidente di Latina
Ci sono momenti nella vita che ti segnano per sempre. Lo sa bene Max Biaggi che un anno e mezzo fa è stato protagonista di un terribile incidente a Latina; un incidente che ha messo a serio pericolo la sua vita. “E’ stato il più importante di tutta la mia vita e per assurdo è successo mentre andavo in moto per divertimento e non per professionismo. Sul morale è stata una botta forte. L’obiettivo era quello di sognare di tornare in pista e a fare l’attività fisica che amo e faccio sempre. Questa speranza era una luce che mi dava forza. Anche nei momenti più bui” racconta il campione. Biaggi non ha alcun dubbio, quel terribile incidente ha cambiato la sua intera esistenza: “quello che mi è successo avrebbe buttato giù anche un toro, io ovviamente ero triste ma non ho mai perso la forza e la speranza. Quell’incidente ha cambiato la mia percezione della vita. Mi ha fortificato da un lato e reso più vulnerabile dall’altro. Mi ha reso più cinico forse, più concreto. Do priorità alle cose importanti, prima non lo facevo. Provo a sfruttare al meglio ogni singolo momento, come se non ci fosse un domani”.