Roberto D’Agostino torna in tv nel salotto di Piero Chiambretti#CR4 – La Repubblica delle Donne. Questa settimana il direttore di Dagospia parteciperà al dibattito dedicato ad un tema delicato ed attuale: la pedofilia. Oltre al giornalista, ospiti in studio anche Alfonso Signorini e Pierdavide Carone e i Dear Jack esclusi da Sanremo 2019 con la loro canzone “protesta” dal titolo “Caramelle”. Sicuramente D’Agostino farà discutere come peraltro ha fatto durante l’ultima puntata di #CartaBianca quando ha letteralmente travolto Maurizio Martina, il candidato alla segreteria del Partito Democratico. Il giornalista, infatti, ha fatto una serie di domande al politico: “Ma che fine a fatto Maria Elena Boschi?” e Perché Renzi non parla?”, interrogativi a cui Martina ha risposto semplicemente “Deve chiedere a loro” per poi riprendere il mano la discussione per parlare di temi ed argomenti che possano interessare il pubblico.



Roberto D’Agostino sui Ferragnez e Asia Argento

Grande comunicatore e voce al di sopra delle righe, Roberto D’Agostino ogni qual volta partecipa ad un programma televisivo genera delle polemiche. Non ultima quella scoppiata durante una delle ultime puntate di “Domenica In” di Mara Venier dove il direttore di Dagospia ha attaccato Chiara Ferragni e Ferrez giudicando il figlio Leone “come un bambino progettato per Instagram. “Pensavano a fare post già quando era nel pancione. Pubblicano ogni cosa che fa questo bambino, onestamente mi dispiace. Per loro solo carbone” ha detto il giornalista ospite in occasione della speciale puntata dedicata all’Epifania. Diverso, invece, il pensiero su Asia Argento tra le protagoniste indiscusse dello scorso anno. “Quello che ha combinato da Weinstein a Corona è un romanzo. Per pietà nei suoi confronti le dò un dolcetto perché ne ha prese tante” ha detto il giornalista a Mara Venier.



“Dagospia è la mia terapia”

Roberto D’Agostino è uno che non le manda a dire. Anzi è sempre stato la voce fuori dal coro, capace di andare controcorrente mettendoci sempre la faccia. Intervistato alcuni anni fa dal Corriere ha raccontato di quella volta che ha utilizzato la parola sfida associata all’Avvocato Agnelli: “Una cazzata. Scrissi che ad Auckland Bertelli aveva detto che “l’Avvocato porta sfiga”. Se avessi scritto “gufare” non sarebbe successo niente. Ma scrissi “porta sfiga”. La parola sfiga è stata micidiale… Fine della mia rubrica sull’Espresso”. Licenziato in tronco, Roberto D’Agostino su consiglio di Barbara Palombelli decide di lanciare un suo portale in cui scrivere tutto quello che gli pare. Nasce così Dagospia, che ha definito: “è stata la mia terapia. Superati i cinquant’anni, avevo bisogno di riprendermi dalle vicissitudini che avevo avuto con la carta stampata dove facevo pagine e pagine di vita pettegola su l’Espresso. Una rubrica chiamata Spia“.

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