Reduce dall’avventura di Sanremo, Arisa parla della sua esperienza sul palco dell’Ariston, svelando di essere piuttosto soddisfatta di ciò che ha vissuto nel corso della kermesse. “Il Festival? Sono contenta di tutto – conferma l’artista a Domenica In – non mi è piaciuto ammalarmi, ma la canzone era bellissima, la quadra era super. È stato bello”. La cantante si rattrista solo nel momento in cui ricorda la sua ultima esibizione, quando ha cantato nonostante le sue pessime condizioni di salute; ma a confortarla sono le parole di Mara Venier, che conferma: “Hai cantato bene perché hai comunicato una grande emozione”. Molto importante, per l’artista, è che il messaggio del suo brano arrivi al suo pubblico: “È una canzone molto vera, si chiude con una morale che è il succo di tutto. Noi ci crogioliamo moltissimo sul senso delle cose […] perdiamo la possibilità di amare oggi, di fare oggi ed è un errore che anch’io ho fatto. Le cose che amo nella vita? – continua la cantante – Amo la vita, la vita è bellissima, la vira di Rosalba Pippa è meravigliosa, è la libertà. […] Il mio moroso? – continua poi Arisa – Siamo sempre in trattativa, sono nove anni, sempre con lo stesso “. È così che Mara Venier prova a fare il bis: dopo la richiesta di matrimonio in diretta a Serena Rossi, lancia un appello allo storico fidanzato di Arisa: “Dopo nove anni basta, chiudiamo la faccenda e sposiamoci. Mettiamo su famiglia!” (Agg. di Fabiola Iuliano)



“Sono stata molto male per tutto il festival”

Arisa è una delle ospiti della nuova puntata di Domenica In, il programma condotto da Mara Venier domenica 17 febbraio 2019 su Rai1. La cantante reduce dalla partecipazione alle 69esima edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo è pronta a raccontarsi in un’intervista a cuore aperto con la Zia Mara. Non solo, visto che la cantante presenterà dal vivo il brano sanremese “Mi sento bene”, che ha anticipato la pubblicazione del nuovo album “Una nuova Rosalba in città”. Arisa torna così protagonista sul piccolo schermo dopo la recente intervista rilasciata negli studi di “Verissimo” da Silvia Toffanin dove ha ripercorso la sua recente avventura sanremese. “Sono stata molto male per tutto il festival, l’ultimo giorno più di tutti, mi sono vergognata, perché sono una cantante e non mi deve andare via la voce, ma avevo 39 di febbre” rivela la cantante, che durante la finale di Sanremo 2019 non è apparsa al top.



Arisa pronta a lasciare la musica: “Ho avuto molto da questo mestiere”

Durante l’intervista di Verissimo di sabato 16 febbraio, Arisa ha parlato anche della sua carriera e del suo futuro come artista. “Credo che potrei vivere tranquillamente abbandonando il lavoro. Ho avuto molto da questo mestiere, vorrei provare a ridare ad altri il dono che ho ricevuto. Magari cantando in chiesa” rivela la cantante de “La notte” che tra i vari sogni nel cassetto ha sicuramente quello di farsi una famiglia. “Beh in futuro potrebbe essere – dice la cantante – ma con calma”. Allora la Toffanin interviene chiedendo: “Ma la materia prima c’è?” facendo riferimento alla presenza o meno di un uomo nella sua vita. A quel punto la cantante spiazza tutti dicendo: “Quello c’è”. Di chi stratta? Naturalmente è scattata la curiosità da parte del pubblico da casa sul possibile compagno della cantante.



“La vittoria di Mahmood è giusta”

La cantante ha anche parlato di Mahmood, il vincitore di Sanremo 2019 che ha diviso l’opinione pubblica. Il brano “Soldi” ha fatto scoppiare una vera e propria polemica su cui Arisa ha le idee molto chiare: “Credo sia stata una vittoria giusta”. Arisa ha poi confidato ai microfoni di Verissimo: “Ho parlato con lui e ho trovato la sua canzone vera, nuova e che rispecchia quello che succede nel mondo in questo momento. Sono molto felice che abbia vinto e gli auguro anche di trionfare all’Eurovision”. Non solo, la cantante ha anche parlato delle votazioni e del sistema di voto su cui si è tanto polemizzato negli ultimi giorni: “Penso che la votazione si deve dividere in tre parti, così come è già adesso. È perfetta così. Bisogna dare spazio a tutte le componenti e penso che in questo Festival ci sia stata democrazia, più di quanto si pensi”.