Dopo il discusso coming out a Domenica Live, Marco Carta torna a parlare del caso haters. Le accuse sui social, svela, non l’hanno lasciato indifferente. Qualcuno ha persino ipotizzato una mossa di marketing, messa in atto con tempismo perfetto poco prima della nuova uscita. Ma l’intento era tutt’altro: c’è sicuramente una correlazione tra musica e vita privata, ma non nel senso che credono loro. Il nuovo singolo gli ha dato la forza di rivelarsi per quello che è. Non solo: se avesse voluto farsi pubblicità, l’avrebbe fatto l’anno scorso, quando uscì un intero album. Da giovane, Marco ha vissuto un periodo di grande confusione. “Ho avuto anche alcune fidanzate, nonostante dentro di me covassi il dubbio. Il mio terrore era non poter avere figli, così evitavo di pensarci e di pormi domande”.
Marco Carta: una canzone per raccontare l’infanzia
Una foto di me e di te riepiloga proprio le tappe della sua giovinezza. A cominciare dal rapporto con il padre: “Non ho mai conosciuto mio papà. I miei genitori si sono separati quando io avevo pochi mesi di vita e sono cresciuto senza figura paterna […] quando avevo sette anni, ho sentito forte il desiderio di conoscerlo: mia madre l’ha informato della mia volontà e lui aveva anche accettato quell’incontro. Doveva arrivare alle 4 di pomeriggio, io mi sono seduto con grande anticipo, trepidante, sulle scalinate di casa mia ad aspettarlo… ma non è mai arrivato. Da quel giorno ha lasciato un vuoto enorme nella mia vita. L’ho odiato per tanto tempo, ma forse oggi l’ho perdonato”. Quell'”oggi” è ricco di tante speranze e nuove opportunità. Anche dal punto di vista professionale: “Tale e quale è una macchina pazzesca, che richiede impegno e dedizione”. Ed è proprio per questo che l’ha abbandonata: “Non sarei riuscito a conciliare tutto”, spiega.