ANTICIPAZIONI SECONDA PUNTATA, LA DOTTORESSA GIO’
Nuovi casi per la dottoressa Gio’, di nuovo in onda con la seconda puntata domenica 20 gennaio. Basile dovrà affrontare la problematica di una sua paziente, affetta da una brutta patologia che metterà a rischio la sua vita. Oltre a costituire un pericolo per la donna, Gio’ combatterà in prima persona la malattia. Se non dovesse riuscire a guarirla, il suo ruolo e la sua credibilità subirebbero non poche ripercussioni. Ma non c’è solo questo: la dottoressa Gio’ è di nuovo messa alle strette dai colleghi. A risentirne, ancora una volta, la sua figura professionale. Anna Torre fa di tutto pur di ostacolare l’ambizioso progetto della dottoressa. La protagonista, infatti, ha in mente di costruire un centro antiviolenza per donne abusate. La Torre metterà in atto un piano elaborato, facendo leva sulla sua influenza e le sue conoscenze. Il buon nome di Giorgia Basile rischia di essere nuovamente infangato. [agg. di Rossella Pastore]
DOTTORESSA GIO’ 3: DIRETTA PRIMA PUNTATA 13 GENNAIO 2019
La dottoressa Gio’ fa nascere un altro bambino. Il nome, questa volta, è sconosciuto: la madre ha deciso di darlo in adozione. Lo farà subito dopo il parto, senza pensarci due volte. Gio’ è colpita dalla tenacia della donna: non capisce cosa la spinga a comportarsi così. Sulla sua storia interroga a lungo i colleghi, e qualcuno – tra loro – la mette in guardia. “Sai che non puoi intervenire, vero? La legge parla chiaro”. La donna si ritrova a pregare nella cappella dell’ospedale. Gio’ la vede: è visibilmente provata. Vorrebbe tanto andare a parlarle, ma ha le mani legate. Per ora, dunque, non può fare nulla. La dottoressa vira la sua attenzione su un altro caso. Al centro ci sono alcune ragazzine colpite dall’herpes. “Io penso le abbiano picchiate”, commenta Basile. Ma Zampetti non vuole saperne: “Tu non sei una poliziotta, e io adesso ho da fare”. Così il dottore la liquida: è un “papà single”, e non può permettersi di perdere tempo. [agg. di Rossella Pastore]
IL CENTRO ANTIVIOLENZA
Tra le intenzioni della dottoressa Gio’ c’è quella di aprire un centro antiviolenza. Sono troppe, nella finzione come nella realtà, le donne che muoiono per mano di un marito violento. Per questo Gio’ non ha dubbi: una delle soluzioni potrebbe essere quella che ha pensato. Il suo sarebbe una sorta di “rifugio” per le mamme e i loro bambini. E i primi ospiti, magari, potrebbero essere proprio Carla e i suoi figli. La dottoressa Gio’ ne parla con un’amica giornalista, che prepara un pezzo sul suo ambizioso progetto. Ma la testata non glielo pubblica: “Non capisco, la violenza sulle donne è un tema caldo”. La conclusione è una: “Qualcuno cerca di affossarti”. Luca Casiraghi, il nuovo chirurgo, ha difficoltà a operare. “Guarda che noi non siamo filosofi, siamo meccanici”, lo rimprovera il primario. “Tuo padre si aspetta tanto da te. Hai tutti bei voti…”. L’unica a incoraggiarlo è proprio Basile: “Mi sostituisci tu in ambulatorio?”. [agg. di Rossella Pastore]
UN’IMPRESA EROICA
La dottoressa Gio’ aka Barbara d’Urso non fa neanche in tempo a rientrare in servizio, che già si trova alle prese col primo caso. Era da due anni che Giorgia Basile non metteva piede in ospedale. Ora – dopo la sentenza d’assoluzione da parte del giudice – è pronta a perseguire la sua missione. La “missione” in oggetto è la medicina: Basile si trova spesso tra la vita e la morte, anche se il suo mestiere è (dovrebbe essere) la vita. Mentre si trova in sala parto, Gio’ fronteggia un padre spietato. L’uomo è convinto che Carla l’abbia tradito, e che il figlio che sta per mettere al mondo non sia il suo. Per questo lei e il piccolo Lorenzo sono in pericolo di vita. “Quello non è mio figlio”, dice mentre impugna la pistola. A dispetto della situazione precaria (per usare un eufemismo), Gio’ riesce a portare a termine le procedure per il parto. [agg. di Rossella Pastore]
DI NUOVO SUL SET
“Ho rotto le scatole in tutti questi anni senza arrendermi mai. Da quando sono in esclusiva a Mediaset [18 anni, N.d.R.] chiedo di rifare la fiction”. E finalmente c’è riuscita: Barbara d’Urso è tornata nei panni della Dottoressa Giò. A Tgcom24 spiega come c’è riuscita: “Pier Silvio Berlusconi per sfinimento mi ha detto di sì, ma mi ha anche detto ‘sei convinta di farla ed è una tua responsabilità’. È stato anche un grande sacrificio perché mi dicevano che non avevo il tempo, invece sono riuscita a incastrare tutto, saltando le vacanze estive”. Una vera stakanovista, insomma. “L’altro ieri l’azienda mi ha chiesto di fare di nuovo cinque ore di diretta. Li ho guardati e ho chiesto se stavo di nuovo su Scherzi a parte. Mi hanno risposto che due o cinque ore se me la sentivo erano la stessa cosa. Ma quando inizia il prime time e il Grande fratello come faccio?”. [agg. di Rossella Pastore]
LA FICTION VISTA DALLA D’URSO
Durante l’ultima puntata di “Domenica Live“, Barbara D’Urso ha ospitato Christopher Lambert e buona parte del cast de “La Dottoressa Giò”, la fiction che torna in tv da domenica 13 gennaio 2019. “Sono super emozionata” ha detto la D’Urso nel presentare il cast della serie a cui è molto legata e che si appresta a tornare in video a vent’anni esatti di distanza dall’ultima stagione. “La Dottoressa Giò non può prescindere da me” ha dichiarato Carmelita a TGCom24 raccontando anche alcune importanti anticipazioni. In primis possiamo dirvi che Giovanna Basile sarà cacciata dalla struttura ospedaliera in cui lavora accusata dal dottore Sergio Monti. Segue un processo con tanto di assoluzione per la Dottoressa Giò che si impegna per far nascere un centro antiviolenza per supportare “tutte le donne violentate, maltrattate, psicologicamente fragili. Ma non finisce qui visto che la D’Urso ha rivelato anche che sarà trattato anche un tema di forte attualità come quelle delle famiglie gay. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
I TEMI DI ATTUALITÀ
Barbara d’Urso intervistata dal TG5 è certa dell’amore che riceverà questa sera dai telespettatori, durante la puntata di debutto de La Dottoressa Giò. Il suo personaggio si sarebbe dovuto quasi chiamare “Giò d’Urso” proprio per l’amore che ci ha messo nell’interpretarlo ed i temi che la riguardano da vicino anche durante la sua vita di tutti i giorni. Per lei è stato un vero “parto”, anche per via della nascita del centro antiviolenza, lei in prima persona si è sempre occupata di questo tema con il famoso bollino nelle sue trasmissioni: “Chi ti picchia non ti ama!”. L’esordio della fiction data 1995 ma il suo personaggio è talmente impresso nel cuore della gente che sembrano essere passati pochissimi anni. Ed infatti, il salto temporale che vedremo questa sera, sarà solamente di un paio d’anni. Barbara d’Urso oltre al tema della violenza sulle donne, evidenzierà l’argomento legato ai diritti civili: “La Dottoressa Giò farà partorire una donna che ha una compagna. Un tema a me molto caro che viene trattato con la super normalità che merita, per me era la cosa fondamentale. La Dottoressa Giò riesce anche a far fare coming out a un ragazzo che non aveva il coraggio di dirlo a nessuno, né in famiglia né sul lavoro”, ha confidato intervistata per TgCom24. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
22 ANNI DAL DEBUTTO
Sono passati esattamente ventidue anni da quando nel 1997 debuttò in televisione La dottoressa Giò che raccontava le avventure professionali della dottoressa Giovanna Basile interpreatata da Barbara D’Urso. Accanto a Barbara D’Urso c’è l’attore franco-americano . A distanza di tanti anni, da domenica 13 gennaio, la serie tv torna in onda nella prima serata di canale 5. Sono quattro i nuove episodi della terza stagione de La dottoressa Giò che faranno compagnia al pubblico italiano e che faranno rivivere nuove e grandi emozioni. Nei nuovi episodi, dopo lunghi anni trascorsi a lottare sempre al fianco delle donne, da due anni non indossa più il camice bianco e la dottoressa Basile annuncia un grande cambiamento nella sua vita.
ANTICIPAZIONI PRIMA PUNTATA DELLA FICTION “LA DOTTORESSA GIÒ”
Nella prima puntata, dopo essersi discolpata dalle accuse intentate dal dottor Sergio Monti, la dottoressa Giò torna ad indossare il camice e a lavorare nel suo ospedale. Il ritorno a lavoro mette subito a dura prova la dottoressa Basile che deve occuparsi del caso di un uomo che ha sequestrato la moglie incinta e la sua prima figlia. Contemporaneamente, Giò porta avanti il progetto di aprire un centro per le donne a cui offrire sostegno per chi subisce violenze fisiche o psicologiche. Il progetto della Basile, però, viene ostacolato dal direttore sanitario dell’ospedale Anna Torre e da Marco Zampelli. Giò, però, non ha alcuna intenzione di arrendersi e, insieme all’amica giornalista Sandra, intuisce che qualcuno ha degli interessi nell’ostacolarla.