Irsina è il borgo in provincia di Matera in Basilicata, che questa sera, a partire dalle ore 21,40, sarà protagonista de Il Borgo dei Borghi, il programma che Rai 3 dedica alla scoperta delle ricchezze del nostro Paese e lascia condurre a Camila Raznovich affiancata da Philippe Daverio. Situato in provincia di Matera, Irsina è un borgo che conta quasi 5mila abitanti ed che è caratterizzato da un tessuto urbano con una grande armonia dal punto di vista architettonico. Per quanto riguarda la sua posizione, Irsina si trova ad una altezza di circa 550 metri s.l.m e domina la sottostante Valle del Bradano, verdeggiante per la presenza del Bosco di Verrutoli che comprende un’ampia riserva naturale popolata da diversi tipi di animali tra i quali il daino. Questo bosco rappresenta la scelta ideale per delle passeggiate nella natura. Il borgo ha origini molto antiche e nel corso dei secoli si sono succedute varie dominazioni, tra le quali i Bizantini, i Normanni, gli Svevi e una serie di feudatari che hanno tenuto il potere fino agli anni dell’unità d’Italia.
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Cosa vedere a Irsina
Il centro urbano di Irsina è caratterizzato dalla presenza di una serie di vicoli, viuzze con archi e molti palazzi che risalgono ai secoli tra il Cinquecento ed il Settecento, sia per quanto riguarda quelli civili che quelli religiosi. Tra quelli civili da visitare sicuramente Palazzo Janora dove si trova il museo omonimo, nel quale si trovano molti reperti archeologici, Palazzo Nugent che fu edificato sui resti di un precedente castello medievale e che ingloba anche Porta Maggiore, Palazzo Rizzi, caratterizzato da un rivestimento “a bugnato”, Palazzo D’Amato Cantorio e Palazzo Arsia. La maestosa Cattedrale di Santa Maria Assunta, che ospita la Cappella di San Basilio e si trova a fianco del Palazzo Vescovile, ha linee imponenti ed oggi presenta delle linee architettoniche dovute al rifacimento eseguito nel XVIIIesimo secolo, che lasciò peraltro inalterate quelle del suo campanile che in basso presenta delle linee romaniche mentre nella parte alta ha linee in stile gotico. La sua facciata è in stile barocco mentre l’interno con le sue tre navate con colonne divisorie imponenti, contiene diversi tesori artistici tra i quali una cripta con pianta a “croce greca”. Notevoli anche l’altare maggiore, il coro realizzato in legno con pregevoli intagli ed un organo a canne costruito nell’800. L’opera di maggiore pregio conservata al suo interno è senza dubbio la statua di Sant’Eufemia, attribuita al Mantegna, ma non possono essere trascurati sia il fonte battesimale, un crocifisso in legno riconducibile alla scuola di Donatello e la Madonna con Bambino realizzata da Nicolò Pizolo. Tra le tele spiccano La Visitazione e L’adorazione del Bambin Gesù, di Andrea Miglionico, come Santa Rosa da Lima e San Lorenzo. Di notevole valore anche gli affreschi che risento degli insegnamenti di un grande artista come Giotto che si trovano all’interno della Cappella ipogea di San Francesco. Nelle nicchie della cappella gli artisti della scuola “giottesca” di Napoli dipinsero la Presentazione al Tempio, l’Ultima Cena e il Creatore alla Crocifissione. Un’altra attrazione importante di Irsina è rappresentata dai “bottini”, una serie di cunicoli sotterranei che si trovano lungo la falda d’acqua che porta alla “Fontana a tredici bocche”, di epoca settecentesca, che si trova in Via delle Puglie.