Tra le finaliste de Il borgo dei borghi 2018 andiamo a conoscere Pitigliano. Nota come La Piccola Gerusalemme per la comunità ebraica che fu ospitata in questa città a partire dal XVI secolo e che ha anche una sua sinagoga, Pitigliano è uno dei Borghi più Belli d’Italia, insignito anche della Bandiera Arancione, il marchio di qualità turistico-ambientale conferito dal Touring Club Italiano ai piccoli comuni dell’entroterra italiano che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità. Sin dal Neolitico la zona era abitata con numerosi insediamenti scavati nel tufo, e numerose sono le testimonianze del centro etrusco che sorgeva dove ora si sviluppa il comune. Secondo una leggenda, invece, la città sembra sia stata fondata da due giovani in fuga da Roma, Petilio e Celiano, dopo che avevano rubato la corona d’oro di Giove.
Pitigliano appare per la prima volta in un documento ufficiale nella bolla invitata da papa Niccolò II al preposto della cattedrale di Sovana nel 1061 mentre nel 1293 la città divenne sede della contea di Sovana in seguito al matrimonio tra Anastasia Aldobrandeschi e Romano Orsini. Quest’ultima famiglia governò la Contea per secoli, fino a quando nel 1574 la fortezza fu ceduta ai Medici, con la successiva annessione al granducato di Toscana nl 1604. Caduta in declino, solo nel 1737 Pitigliano conobbe una lenta ripresa culturale ed economica.
Clicca qui per il video che introduce il borgo
Pitigliano, Il borgo dei borghi 2018: ecco dove sorge la cittadina
Pitigliano, finalista a Il borgo dei borghi, è arroccato su una massiccia roccia tufacea che sorregge l’intero abitato. La cittadina si staglia sulle valli dei torrenti Meleta, Lente e Prochio, offrendo una meravigliosa vista sulla natura selvaggia ed incontaminata tipiche della Maremma. Per la sua particolare conformazione, la notte il borgo sembra essere sospeso nel vuoto grazie ai particolari giochi di luce che l’illuminazione naturale della Luna conferisce. E’ possibile ammirare numerosi luoghi d’interesse in questa città magica, sia di origine religiosa che profana. Il duomo di Pitigliano, ad esempio, conosciuto anche come la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, è un vero tesoro dell’architettura medievale sebbene profondamente modificata nei secoli successivi. Vi sono custodite all’interno due tele del pittore mancianese Pietro Aldi, Arrigo IV a Canossa e La predestinazione del giovane Ildebrando. La Chiesa di Santa Maria Assunta, fuori le mura, risale invece al XIX secolo e si presenta in stile neoromanico. Tra le strutture religiose non si può non annoverare la Sinagoga di Pitigliano, del XVI secolo, e il cimitero ebraico, che sorge al di là del torrente Meleta.
Tra le architetture civili, invece, risalta il Palazzo Orsini. All’interno del complesso è possibile ammirare il museo civico archeologico, che custodisce vari reperti provenienti dalle vicine aree archeologiche, e il museo diocesano di Palazzo Orsini, ricco di opere d’arte medievali e dell’età moderna. Il Palazzo degli ebrei, il cui nome corretto è Palazzo Sadun, è un imponente edificio eretto alla fine del secolo XIX nella piazza principale del paese a fianco del municipio. Oltre ai numerosi palazzi e alle fontane caratteristiche, Pitigliano è arricchita anche da un acquedotto mediceo, costruito a partire dalla metà del XVI secolo, e dal Pozzo di Palazzo Orsini, caratteristico pozzo-cisterna di epoca rinascimentale, situato nel cortile interno del palazzo omonimo. La città è protetta da una cinta muraria, realizzata a partire dal IX secolo dagli Aldobrandeschi e successivamente ristrutturato ed è ornata da due castelli che sorgono nelle vicinanze, Castel de L’Aquila e il Castello di Morrano.