Mezzano,

protagonista a Il borgo dei borghi 2018, si trova nella valle del Primiero proprio ai piedi delle Pale di San Martino e è detto anche il “borgo delle cataste” o “canzei” nel dialetto del luogo. Qui infatti si trovano una serie di opere d’arte, “cataste artistiche“, che sono collocate in tutto il territorio del borgo, sotto gli androni, nei cortili, sui ballatoi, nei vicoli e nelle piazze di Mezzano e vanno a completare un paesaggio ricco di strutture rurali sempre in legno, che è l’elemento più importante di questa zona. Le cataste artistiche immortalano le tradizioni e le leggende locali, i mestieri, i canti e i riti popolari e danno “voce” ai ciocchi, altrimenti destinati al fuoco. Nel borgo, nelle domenica mattina dei mesi di Ottobre e Novembre vengono anche organizzate delle visite guidate durante le quali far conoscere meglio queste opere che compongono un vero e proprio museo “a cielo aperto”. Mezzano oltre ad essere divenuta nel corso degli anni una pregevole località turistica con un’atmosfera perfetta sia per trascorrere vacanze estive che invernali, è ancora un borgo rurale montano come dimostra la presenza sia di stalle ancora pienamente funzionanti che di rustici. Chi visita Mezzano non può tralasciare di visitare il Museo Tabia del Rico che consente ai visitatori di fare un tuffo nel passato con una esposizione di cose semplici ma importanti nella vita di tutti i giorni. Clicca qui per un video d’introduzione del borgo



Mezzano, un centro cittadino particolare

Il centro cittadino di Mezzano, oggi a Il borgo dei borghi, è caratterizzato dalla presenza di alcuni affreschi presenti sulle pareti di edifici rurali e di cappelle votive. Numerose anche le fontane ed i negozi di artigianato che propongono pezzi unici con grande predominanza del legno. Sempre per quanto riguarda l’artigianato si segnalano le tessiture con il telaio a mano di Artelèr. Passeggiando per il borgo si possono visitare anche i vecchi lavatoi, che si trovano proprio al centro del paese e che sono chiamati comunemente “lisiere” a causa dell’uso della cenere che veniva usata in passato per sgrassare il bucato, ovvero la “lissia” nel dialetto locale. Si tratta di grandi vasche che si trovano al coperto e che venivano usati dai mesi primaverili fino a quelli autunnali o fino a quando era permesso dalle condizioni del tempo. Nel borgo non mancano nemmeno trattorie e ristoranti dove si può gustare la cucina tipica della valle del Primiero come la polenta, i canederli, gli strangolapreti, i formaggi del locale caseificio come il “Tosela” ed il “Primiero”, oltre che i dolci di mele. Nei mesi estivi il borgo ospita una serie di eventi che fanno parte di Mezzano Romantica, un festival internazionale con musica, spettacoli teatrali ed altre attività legate alla cultura ideali per tutti. La terza domenica di luglio di ogni anno è la data della Sagra del Carmine, ed il giorno successivo del “carmenin” con la corsa degli asini, il Palio dei Musati. Per chi ama passeggiare a piedi o muoversi in bicicletta, Mezzano propone una serie di percorsi con ottime indicazioni che consentono di ammirare sia il verde degli alpeggi in estate che il bianco della neve nei mesi invernali. Nei Prati di San Giovanni, nel circondario di Mezzano, si trova una chiesetta del XVIesimo secolo dedicata al santo. Tra gli edifici religiosi la Chiesa di San Giorgio che si trova nella piazza intitolata a monsignor Rodolfo Orler. Questa chiesa, affiancata da un alto campanile ha al suo interno si trovano opere artistiche come la statua di San Giorgio a cavallo, e l’altare maggiore in legno.



Il racconto per immagini

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